Un'influencer romana è stata nell'osteria di Zerocalcare a Roma, nel quartiere Garbatella, poi ha mostrato lo scontrino: ecco quanto ha speso e se vale la pena.
Roma continua a sorprendere, non solo per la sua bellezza eterna ma anche per i luoghi che nascono con un’anima diversa, autentica e impegnata. È il caso dell’osteria di Zerocalcare, nel cuore del quartiere Garbatella, dove di recente è stata andata l’influencer @Giuliacrossbow, seguitissima sui social per le sue recensioni schiette e genuine. La giovane ha voluto provare di persona uno dei posti più chiacchierati del momento, e il suo racconto ha incuriosito migliaia di follower.
Appena arrivata, Giulia si è immersa nell’atmosfera del locale: semplice, accogliente e con quell’aria romana verace che non si inventa. Il menù, racconta, è un omaggio alla cucina popolare, con piatti che profumano di tradizione e ingredienti che parlano di casa.
Va all'osteria di Zerocalcare a Roma, poi mostra lo scontrino: quanto ha speso e cosa ha ordinato
Per iniziare, l’influencer ha scelto una serie di antipasti, cominciando con il supplì con le rigaglie di pollo, “come si faceva un tempo”. Un piatto che riporta indietro nel tempo, e che Giulia descrive come grande, saporito e sorprendente. Ha notato subito la panatura, croccante e naturale, fatta “come una volta”. Al primo assaggio, il cuore di pollo l’ha conquistata: morbido, gustoso, autentico. Non è il solito supplì che si trova ovunque, ma un ritorno alle origini della cucina romana.
Subito dopo, sono arrivate le alici fritte, dorate e fragranti. Anche qui la panatura l’ha colpita: “sembra fatta da loro”, ha commentato, sottolineando la freschezza e la qualità del pesce. Le ha trovate croccanti e saporite, con solo una piccola nota: “avrei aggiunto un tocco di sale in più”. Ma la frittura, racconta, è praticamente perfetta. Niente unto, niente pesantezza, solo gusto. Il viaggio nel sapore è continuato con gli gnocchi alla romana in bianco, preparati con salsiccia artigianale e funghi cardoncelli.
Qui, Giulia si è lasciata andare ai complimenti: un piatto equilibrato, cremoso e avvolgente, dove ogni ingrediente trova il suo spazio. Gli gnocchi, morbidi e dorati, hanno convinto pienamente l’influencer, che li ha definiti uno dei piatti migliori della giornata. Non poteva mancare un grande classico: il bucatino all’amatriciana. La pasta, racconta, è arrivata “molto al dente”, proprio come si faceva una volta. Il sugo, ricco e abbondante, ha conquistato anche qui la recensione positiva.

Per concludere la cena, Giulia ha voluto provare anche un secondo: tre polpette di bollito con patate, un piatto che richiama la cucina delle nonne, quella che scalda il cuore. Le ha trovate morbide, saporite e perfettamente equilibrate nel condimento. Anche qui, nessuna sbavatura. Il conto finale? 65 euro in due. Un prezzo non eccessivamente elevato, dunque. Tutto sommato, un’esperienza più che positiva: cibo ottimo, ambiente accogliente e personale gentile.
Molto più di un'osteria: l'idea di Zerocalcare
Ma quello che rende davvero speciale questa osteria è il progetto che c’è dietro. Non si tratta solo di un locale dove mangiare bene, ma di un’iniziativa sociopolitica nata per contrastare la violenza contro le donne. Un modo concreto per trasformare un’idea di solidarietà in un luogo reale, dove il buon cibo incontra l’impegno civile.
Zerocalcare, da sempre attento ai temi sociali, ha voluto dare vita a uno spazio che fosse aperto, inclusivo e pieno di significato. L’osteria è diventata così un punto di incontro per chi ama la cucina romana e per chi crede che il cambiamento possa passare anche da un tavolo imbandito.
Giuliacrossbow, nel suo racconto, ha saputo cogliere proprio questo spirito. Non si è limitata a parlare dei piatti, ma ha trasmesso l’atmosfera di un posto dove il cibo racconta storie di autenticità e resistenza, dove ogni piatto diventa un modo per ricordare che anche mangiare può essere un atto politico, di rispetto e consapevolezza.
