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In un’epoca in cui ogni esperienza gastronomica cerca di distinguersi, un ristorante ha deciso di ribaltare completamente le regole del gioco. Niente menù da sfogliare, nessuna decisione su cosa ordinare: qui è il caso a decidere, o meglio, le carte. L’idea ha incuriosito Carlos, conosciuto online come elchurchesoficial, content creator spagnolo con milioni di follower, che ha raccontato la sua visita in un video diventato virale su TikTok e Instagram. Ma dove si trova questo luogo così misterioso? E, soprattutto, quanto costa un’esperienza simile?
Un ristorante segreto nascosto dietro una libreria
Il ristorante si chiama Merlin Rest e si trova a Bali, località popolarissima in Indonesia. L’esperienza inizia già all’ingresso: lo staff controlla che il cliente abbia una prenotazione e poi lo accompagna verso una parete piena di libri. Quando tutto sembra finito lì, la parete si apre come una libreria girevole, rivelando una sala elegante e riservata. È un’idea che ricorda i club segreti del secolo scorso, ma con un tocco moderno e raffinato.
Prima di entrare, ai clienti viene chiesto di togliersi le scarpe. Lo staff fornisce delle ciabattine personalizzate, come racconta Carlos: «Mi hanno dato un paio marrone, ma erano almeno di tre taglie più piccole». Un dettaglio che, seppur divertente, conferma la cura minuziosa che il locale dedica a ogni passaggio dell’esperienza, anche a costo di risultare un po’ stravagante.
Il menù delle carte: quando è il cibo a scegliere te
Una volta seduti, in una sala illuminata da eleganti lampadari e arredata con tavoli in legno pregiato, gli ospiti scoprono il concetto che rende questo ristorante unico al mondo. Sul menù compare la frase: “È il primo ristorante dove non è il cliente a scegliere il cibo, ma il cibo a scegliere il cliente.” Un membro dello staff arriva con tre mazzi di carte, uno per ogni portata: antipasto, piatto principale e dessert. Ogni carta porta un nome simbolico e un messaggio, legato a emozioni, percorsi di vita o riflessioni personali.
Carlos pesca come prima carta “Addiction” (“Dipendenza”), interpretata come un richiamo ai cicli viziosi da cui spesso non riusciamo a liberarci. Il piatto che riceve è una sorprendente combinazione di anguria, cipolla fritta e fiori commestibili. «Buona, molto fresca, l’anguria è il mio frutto preferito», racconta. Un contrasto di sapori che sembra esprimere bene il concetto di dipendenza: qualcosa di dolce e accattivante, ma non sempre salutare.
Rinascita e ascolto: tra burrata e brownie al burro di arachidi
La seconda carta, “Rinascita”, indica che qualcosa di nuovo sta nascendo nella vita del cliente. Il piatto abbinato è un incrocio perfetto tra la tradizione italiana e l’ispirazione asiatica: pasta con sugo di pomodoro e peperoncino, arricchita da una cremosa burrata. Carlos lo definisce “uno dei migliori piatti provati in viaggio”, lodando il bilanciamento tra la dolcezza del formaggio e la piccantezza del condimento.
Infine, per il dolce, pesca la carta “Listen” (“Ascolta”), che lo invita a prestare attenzione ai segnali che la vita gli invia. Gli viene servito un brownie con burro di arachidi, un dolce ricco, avvolgente e simbolico. Il messaggio è chiaro: fermarsi, gustare, ascoltare ciò che accade dentro e fuori di sé.

Prezzo e reazioni: un’esperienza che vale il rischio
Al termine della cena, il conto sorprende per la sua moderazione rispetto all’esperienza offerta: 600.000 rupie indonesiane a persona, ovvero poco più di 30 euro. Una cifra che, come sottolineano i commentatori sotto il video di Carlos, appare più che giustificata per un’esperienza tanto curata e insolita. “Non è solo una cena, è una storia da raccontare”, scrive un utente tra i commenti più votati.
Negli ultimi mesi, il ristorante è diventato un fenomeno su TikTok, con centinaia di creator che si mettono alla prova con le carte del destino. L’idea ha attratto anche viaggiatori curiosi e food lover in cerca di esperienze immersive. Il format, che unisce mistero, psicologia e alta cucina, si inserisce perfettamente nella tendenza globale del “blind dining”, ma con un tocco simbolico che lo rende unico.
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