Questo chef esperto di cucina del riciclo ha trasformato i gambi delle verdure in dei grissini light buonissimi: da provare assolutamente.
Riciclare in cucina non è solo una scelta sostenibile, ma può diventare anche un gesto creativo e sorprendentemente gustoso. Quante volte, preparando verdure come le cime di rapa o il cavolo nero, ci ritroviamo a scartare i gambi senza pensarci troppo? Eppure proprio quei pezzi apparentemente inutili possono trasformarsi in qualcosa di sfizioso, sano e leggero. Lo sa bene il cuoco conosciuto sui social come @rucoolaaa, esperto di cucina del riciclo, che ha trovato un modo geniale per valorizzare gli scarti: i suoi “green-ssini”. Un nome che già racconta tutto, grissini “verdi”, croccanti e pieni di gusto, nati per dare nuova vita ai gambi delle verdure.
Esperto di cibo del riciclo trasforma i gambi delle verdure in grissini: buoni e leggeri
Questi grissini alternativi sono perfetti per chi ama gli snack salati ma vuole evitare farine e grassi in eccesso. Sono un’alternativa più leggera rispetto ai classici grissini, perché contengono meno farina e molto meno olio, ma non per questo rinunciano al sapore. Anzi, grazie all’uso del lievito alimentare, che dona una nota simile al formaggio, diventano irresistibili anche per chi segue un’alimentazione vegetale. Il bello di questa ricetta è che funziona con tantissimi tipi di verdure: cime di rapa, cavolo nero, coste, biete o cicoria. Tutte quelle verdure a foglia che spesso finiscono nel bidone possono invece diventare la base di una preparazione croccante e colorata, da servire come antipasto o stuzzichino.
Ingredienti:
- 15 gambi circa di cime di rapa, cavolo nero, coste, biete o cicoria
- 50 g di farina 00
- 100 g di pangrattato
- 2 cucchiai di lievito alimentare
- Curcuma
- Sale
- Pepe
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La preparazione è più semplice di quanto sembri. Si parte sbollentando i gambi in acqua leggermente salata per circa cinque o sei minuti. Devono ammorbidirsi, ma non troppo, per mantenere una certa consistenza. Una volta scolati, basta lasciarli raffreddare qualche minuto. Nel frattempo si prepara una pastella leggera, mescolando la farina con circa 100 ml di acqua, un pizzico di curcuma, sale e pepe. Questa miscela colorata e profumata servirà per “vestire” i gambi, che poi verranno passati nel pangrattato mescolato con lievito alimentare e un pizzico di sale.

A questo punto si dispongono su una teglia rivestita di carta forno e si lasciano cuocere a 200 gradi per 10-15 minuti, finché non diventano dorati e croccanti. Il risultato? Dei bastoncini irresistibili, perfetti da sgranocchiare durante un aperitivo o da servire come contorno sfizioso. Il tocco in più, come suggerisce il cuoco, è accompagnarli con una salsina a base di yogurt di soia non zuccherato e senape. Il contrasto tra la croccantezza dei green-ssini e la cremosità leggermente piccante della salsa crea un equilibrio di sapori davvero piacevole. Questa idea, semplice ma geniale, dimostra quanto la cucina del riciclo possa essere una fonte inesauribile di ispirazione. Non serve avere ingredienti costosi o ricette complicate per portare in tavola qualcosa di speciale. A volte basta cambiare prospettiva: guardare un “avanzo” non come uno scarto, ma come una risorsa.
Varianti gustose per riciclare i gambi
I gambi delle verdure, ad esempio, si possono usare anche in altri modi. C’è chi li frulla per preparare un pesto, chi li taglia a pezzetti e li aggiunge alle zuppe o alle frittate, e chi li trasforma in polpette vegetali. Le possibilità sono davvero infinite, e ogni volta si scopre un gusto nuovo, più autentico, più vicino alla terra e alla stagionalità. I grissini di @rucoolaaa sono la dimostrazione concreta che anche da un “rifiuto” può nascere qualcosa di buono e bello da vedere.
La prossima volta che vi troverete a pulire le verdure, fermatevi un attimo prima di buttare via i gambi. Potrebbero diventare il protagonista del vostro prossimo aperitivo. Provate a prepararli, serviteli ai vostri ospiti e vedrete che difficilmente si accorgeranno che quei grissini croccanti e dorati nascono da quello che molti considerano solo uno scarto. Lo stesso chef, per esempio, ha usato la carota in un modo totalmente diverso rispetto al solito. Una piccola rivoluzione in cucina, gustosa e sostenibile.
