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Vivere in Norvegia è il sogno di molti italiani affascinati dai paesaggi nordici, dall’organizzazione e dalla qualità della vita. Ma quando si pensa alla Scandinavia, il primo pensiero va spesso al freddo estremo e ai lunghi mesi di buio totale durante i quali non si vede il sole. Giulia, conosciuta online come “In Norvegia con Giulia”, vive lì da oltre dieci anni (2012) e racconta come è riuscita ad adattarsi a un clima che, almeno all’apparenza, sembra proibitivo per chi arriva dal Mediterraneo.
“Non tutta la Norvegia è ghiaccio e buio”
Giulia lo chiarisce subito: parlare del clima norvegese come di un’unica realtà è sbagliato. Il paese ha una notevole estensione e, proprio come l'Italia, è sbagliato dire che Napoli abbia lo stesso clima di Torino. «Il clima cambia di anno in anno e da città a città», racconta. Lei vive a Arendal, una cittadina dell’estremo sud della Norvegia, dove le temperature sono più miti rispetto al nord del Paese. «È come vivere in Trentino», spiega. «Non ho sei mesi di buio totale, né sei mesi di luce piena. Non sono sommersa dalla neve ogni anno».

Nel sud, dove si trovano anche Oslo, Kristiansand e molte delle città più abitate, il clima è di tipo continentale umido, con stagioni ben distinte e una buona alternanza tra freddo e caldo. «Mi reputo fortunata», ammette Giulia. «Vivere qui è paragonabile a stare nell’estremo nord dell’Italia».
Temperature e stagioni: dal sud al nord del Paese
Nel Sud della Norvegia, le temperature invernali oscillano tra i -5 e i 2 gradi, con possibili nevicate ma senza eccessi. L’estate, invece, è piacevole: le massime vanno dai 18 ai 25 gradi, e non mancano giornate calde. «Alcuni anni abbiamo avuto punte di 30-35 gradi», racconta Giulia. Un dato che sorprende molti italiani, convinti che in Norvegia il caldo asfissiante estivo, tipico dei nostri mesi di luglio e agosto, non esista.
Più si sale verso il centro del Paese, più le temperature scendono. In città come Trondheim, gli inverni si aggirano tra i -6 e i -1 gradi, mentre le estati sono più fresche e piovose, con valori medi compresi tra i 15 e i 22 gradi. Il clima diventa più instabile, ma anche molto suggestivo, con giornate che alternano sole, pioggia e nebbia nel giro di poche ore. Nel Nord, invece, il clima si trasforma in subartico e, in alcune aree come Tromsø o Capo Nord, addirittura artico. Qui gli inverni sono lunghi e rigidi, con temperature che possono toccare i -15 gradi e lunghi periodi di buio. Le estati brevi portano temperature intorno ai 10-17 gradi. Tuttavia, Giulia ricorda che «i famosi sei mesi di buio non esistono in tutta la Norvegia». Allo stesso modo, «il sole di mezzanotte non si vede ovunque». Entrambi i fenomeni sono tipici solo delle aree più settentrionali, oltre il Circolo Polare Artico.
La costa ovest: verde, pioggia e mare
Un capitolo a parte riguarda la costa occidentale, dove si trovano città come Bergen. Qui il mare rende il clima più mite rispetto all’interno, ma anche estremamente piovoso. È proprio grazie a questa abbondanza d’acqua che la zona è tra le più verdi e spettacolari del Paese. «È un clima piacevole, ma serve abituarsi alla pioggia costante», spiega Giulia. Nonostante le giornate grigie, il fascino dei fiordi e della natura incontaminata ripaga chiunque scelga di viverci.
In Norvegia, infatti, non si parla mai di “brutto tempo”: si accetta il meteo come parte della vita quotidiana. Gli abiti tecnici, la cultura dell’outdoor e la luce calda delle case contribuiscono a rendere l’inverno più sopportabile. Vivere in Norvegia, secondo Giulia, insegna a trovare un equilibrio diverso con la natura e con se stessi. Ogni stagione ha i suoi ritmi, i suoi limiti e le sue bellezze. Tra fiordi, boschi e tramonti infiniti, il suo racconto mostra un Paese che cambia da regione a regione, ma che conserva una costante: la capacità di sorprendere chi arriva da lontano.
