Va in Erasmus in Svezia e fa il primo esame: "È stato uno show, totalmente diverso da come sono abituato"

L’esperienza Erasmus è uno dei momenti più attesi nella vita di molti studenti universitari. Oltre a studiare all’estero, significa scoprire nuove culture, metodi di insegnamento e, spesso, regole accademiche molto diverse da quelle italiane. È proprio ciò che è accaduto a Isaac Bonet, uno studente spagnolo che ha deciso di trascorrere un periodo in Svezia e che, dopo il suo primo esame, ha raccontato su TikTok la sua esperienza “surreale”.

Il suo racconto è diventato virale in poche ore, raccogliendo decine di migliaia di visualizzazioni e centinaia di commenti. Non tanto per la difficoltà dell’esame, quanto per l’atmosfera in cui si è svolto. “È stato uno show”, ha raccontato. “Non avevo mai visto nulla di simile”.

Un esame come uno spettacolo: “Potevamo mangiare e bere durante la prova”

Abituato al rigore delle università spagnole (idem quelle italiane), dove durante un esame si può portare al massimo una bottiglia d’acqua, Bonet è rimasto colpito dal clima rilassato delle aule svedesi. “A due posti da me, un ragazzo aveva un cetriolo, una mela e un tupper con la merenda. Un altro beveva la sua Coca-Cola, tranquillo”, ha raccontato con tono divertito. “Mi sembrava incredibile”.

Lo studente spagnolo in Erasmus in Svezia ha sostenuto un esame, notando le differenze con quelli 'a casa sua'.
Lo studente spagnolo in Erasmus in Svezia ha sostenuto un esame, notando le differenze con quelli 'a casa sua'.

Il video ha suscitato molta curiosità tra gli studenti europei, che nei commenti hanno raccontato le proprie esperienze. Alcuni hanno confermato che in molti Paesi del Nord Europa la flessibilità durante gli esami è vista come un modo per ridurre l’ansia e migliorare la concentrazione. “È normale che ti lascino mangiare o bere. Se ti aiuta a stare sereno, perché no?, ha scritto una studentessa.

Bonet, divertito ma anche ammirato, ha concluso con una riflessione: “Le università spagnole dovrebbero imparare. Qui puoi mangiare, bere e persino fumare. È tutto più rilassato, ma allo stesso tempo super organizzato”.

Nonostante la libertà concessa, il sistema universitario svedese non lascia nulla al caso. Gli esami si svolgono in aule perfettamente organizzate, con banchi singoli e ben distanziati. “È impossibile copiare”, ha spiegato lo studente. Ogni postazione è controllata e i docenti seguono procedure molto rigide per garantire l’equità delle prove. Questa combinazione tra disciplina e autonomia rappresenta uno dei pilastri dell’educazione svedese. L’obiettivo è promuovere la responsabilità personale, la fiducia reciproca e la capacità di autogestirsi. Un approccio che per molti Erasmus si rivela sorprendente ma anche estremamente formativo.

Come funziona davvero l’università in Svezia

Il sistema universitario svedese si basa su una struttura molto diversa da quella italiana. Gli studenti affrontano un corso alla volta, della durata di 4 o 5 settimane, con un esame finale subito dopo. Questo metodo permette di concentrarsi su una sola materia per volta, approfondendola senza dispersione. Le lezioni frontali sono poche: la maggior parte del tempo viene dedicata allo studio individuale, ai lavori di gruppo e ai seminari interattivi.

In Italia, invece, il modello 3+2 (laurea triennale e magistrale) prevede spesso corsi simultanei, valutazioni scritte e orali e un’impostazione più teorica. In Svezia si privilegia la pratica, la collaborazione e il confronto diretto con i docenti, che vengono chiamati per nome e trattano gli studenti con grande informalità.

Costi, lingua e supporti: un sistema accogliente per gli studenti europei

Un altro aspetto che stupisce chi sceglie la Svezia per l’Erasmus è il costo dell’università. Gli studenti europei non pagano tasse universitarie e possono ricevere contributi statali, in parte a fondo perduto e in parte come prestito da restituire dopo la laurea. I materiali didattici sono spesso gratuiti o molto economici, e gli atenei mettono a disposizione spazi moderni e tecnologici.

Molti corsi, soprattutto i master, sono in lingua inglese e attirano studenti da tutto il mondo. L’ambiente internazionale è una delle caratteristiche più apprezzate del sistema svedese, insieme al rispetto per il benessere psicologico degli studenti e alla flessibilità negli orari di lezione.

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