Stasera in tv, cult oscuro e magnetico: il finale non lo dimenticherai facilmente

Stasera in tv c'è il ritorno di un film cult oscuro e magnetico che colpisce nel profondo. Vale assolutamente la pena ricordarlo, specie se sei appassionata del genere thriller-horror.

“The Witch” torna stasera in tv con il suo fascino oscuro e magnetico. Il film di Robert Eggers, uscito nel 2015, è diventato in poco tempo un titolo di culto per gli appassionati dell’horror psicologico. La storia affonda le radici nel New England del 1630 e costruisce un incubo che nasce più dalle crepe dell’animo umano che dagli spaventi facili. Il risultato è un’opera che continua a inquietare, anche a distanza di anni, grazie alla forza delle immagini e alla precisione storica con cui viene ricostruito un mondo dominato dalla fede, dalla paura e dalla superstizione.

Stasera in tv, cult oscuro che colpisce nel profondo: fa tremare anche i più coraggiosi

Il film va in onda stasera, 14 novembre 2025, su Italia 2, intorno alle 21.10. La storia segue una famiglia puritana costretta ad abbandonare la comunità per colpa dell’inflessibilità del padre William. I coniugi, insieme ai loro cinque figli, si trasferiscono vicino a un bosco fitto di ombre. Un luogo che sembra vivo, quasi in attesa. Quel trasferimento rappresenta il punto in cui la loro esistenza si incrina. La vita in una fattoria isolata, lontana da qualsiasi sostegno, accende tensioni che erano già pronte a esplodere. L’armonia familiare si spezza nel momento in cui il neonato Samuel scompare nel nulla mentre si trova con la sorella maggiore Thomasin. Da quel momento nulla sarà più come prima.

scena film stasera in tv
Una scena del film in onda stasera in tv

Il sospetto entra nella casa come un nemico silenzioso. Ogni sguardo si carica di diffidenza. Ogni gesto diventa un potenziale indizio di peccato. La famiglia, schiacciata da un credo religioso rigido, cerca spiegazioni nella superstizione. La foresta diventa un luogo proibito, popolato da presenze che nessuno vuole nominare. Thomasin inizia a essere la vittima perfetta dei dubbi che crescono senza controllo. La madre la osserva con crescente ostilità, mentre il padre tenta di mantenere un’autorità che gli scivola tra le dita.

Lo spettatore viene trascinato in un vortice di tensione che cresce in modo costante, senza mai ricorrere a soluzioni semplici. Il film lavora sulla psicologia dei personaggi, sulle loro paure più profonde, sulla fragilità di un nucleo familiare che non riesce più a sostenersi. La strega non è soltanto una creatura nei boschi. La strega è un’idea. Un’ombra che si insinua nella mente. Una minaccia che può nascere anche dai pensieri più repressi.

La regia di Robert Eggers definisce un’atmosfera che lascia senza respiro. La fotografia richiama i dipinti del Seicento con toni cupi, luci naturali, candele che illuminano volti carichi di angoscia. Il lavoro sui suoni è calibrato per creare inquietudine senza ricorrere agli effetti più comuni dell’horror moderno. Una scelta che rende il film ancora più disturbante. La recitazione di Anya Taylor-Joy, qui al suo debutto, diventa uno dei punti più forti del film. Lo sguardo di Thomasin racconta molto più dei dialoghi, quasi del tutto assenti nei momenti più cruciali.

Un finale che lascia definitivamente senza fiato

Il finale resta oggetto di molte interpretazioni. Thomasin, ormai sola, comprende che non ha più un posto nella vita che conosceva. La figura del caprone Black Phillip assume un ruolo chiave. La sua voce sussurrata, simbolo di una tentazione radicata e antica, apre uno spiraglio verso un destino completamente diverso. Il sabba nella foresta, con quella danza liberatoria e inquietante, segna la trasformazione della protagonista. Una scelta che scuote e divide, poiché ribalta l’immagine tradizionale della strega e del peccato.

The Witch” non vuole offrire risposte immediate. Il film lascia allo spettatore il compito di interpretare ogni gesto, ogni simbolo, ogni ombra che attraversa lo schermo. La paura nasce dal non detto, dal dubbio, dall’idea che il male possa abitare tanto nel bosco quanto dentro l’essere umano. Una storia che continua a colpire per la sua capacità di mostrare quanto la superstizione e la pressione sociale possano distruggere una famiglia.

La visione di stasera permette di riscoprire un titolo che ha segnato il nuovo corso dell’horror d’autore. Un film che sceglie di inquietare con lentezza, con rigore e con un linguaggio visivo che resta impresso. Una scelta ideale per chi cerca un’esperienza che non punta al semplice spavento, ma che affonda nell’angoscia più profonda. Una storia che non smette di interrogare chi la guarda.

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