Su Netflix è arrivata una nuova serie tv che è stata giudicata la più disturbante dell'autunno 2025: da poco in streaming e già sta scalando le classifiche delle più viste.
Da pochi giorni è arrivata su Netflix una nuova serie intitolata The Beast in Me, che sta già scalando la classifica tra i titoli più visti. Il pubblico pian piano la sta riscoprendo con una curiosità sempre più crescente. Un thriller psicologico che lavora molto sulla tensione mentale e sull'azione. Nel cast due attori d'eccezione, ossia Claire Danes e Matthew Rhys. I due, specie insieme, riescono a trasformare ogni scena in un confronto carico di sfumature e tensioni. Sono solo 8 puntate, eppure si entra fin da subito in un'atmosfera che non lascia spazio al respiro. I toni sono freddi e gli ambienti oscuri e chiusi. Anche la fotografia rende il tutto carico di una tensione costante, sempre più forte.
Su Netflix una storia disturbante che colpisce: è la più inquietante dell'autunno
La storia è ambientata a New York, una città elegante e spettacolare che offre calma solo all'apparenza. Al centro della storia c'è Aggie Wiggs, interpretata da Claire Danes. Lavora come scrittrice e ha avuto molto successo nel campo, ottenendo anche un Premio Pulitzer. Eppure, dopo la morte del figlio ha scelto di vivere in isolamento. La sua vita, da quando ha avuto quella triste perdita, sembra essersi fermata definitivamente. Un giorno, però, arriva Nile Jarvis che sembra rompere il suo equilibrio molto precario e fragile. Matthew Rhys interpreta questo personaggio in modo impeccabile e magnetico. A tal punto che risulta imprevedibile fin dal primo incontro.
Nile è un ricco immobiliarista dal passato pesante. La sua prima moglie è scomparsa nel nulla e lui è stato il principale sospettato. Nonostante ciò ha costruito una nuova vita e una nuova immagine, ma l’ombra di quel mistero lo segue ovunque. Il rapporto che si crea tra lui e Aggie è un filo sottile teso all’estremo. Nessuno dei due rivela davvero ciò che pensa. Nessuno dei due si mostra per quello che è. Ogni dialogo è un passo avanti verso una zona oscura in cui la verità non è mai chiara. La serie gioca proprio su questo: sull’idea che la mente inganni e che il dolore renda vulnerabili. Non solo, si percepisce anche che la fiducia sia un territorio pericoloso.

The Beast in Me affonda le radici nel dolore dei protagonisti e nelle loro fragilità. La forza della serie sta anche nella costruzione di un ritratto psicologico che evita caricature e semplificazioni. Il ritmo narrativo è lento, ma questa lentezza diventa un’arma. La tensione cresce senza ricorrere a facili sorprese, preferendo un’inquietudine costante che accompagna ogni inquadratura. È una serie che non ha bisogno di colpi di scena eclatanti per tenere lo spettatore incollato allo schermo. Funziona proprio perché lavora sulle emozioni, sulle crepe interiori, sui dubbi che rendono i personaggi umani e pericolosi allo stesso tempo.
Perché non dovreste assolutamente perderla
La serie tv, pur essendo uscita su Netflix da pochissimi giorni, è già al secondo posto tra le più viste della piattaforma. Questo sta ad indicare che sta intrigando e interessando molti telespettatori, sempre più presi da questa vicenda che sembra nascondere un grande segreto. La serie è stata anche giudicata come la più inquietante e disturbante dell'autunno 2025. Per questo, se siete appassionati del genere, non dovreste assolutamente perderla. Si tratta, del resto, di un thriller fuori dal comune che, oltre a mostrare manipolazioni e segreti, parla anche di perdita. Lo fa, poi, con una delicatezza visiva e un'intensità che colpisce fin dal primo episodio. Iniziandola, si avrà difficoltà, episodio dopo episodio, a smettere di vederla. Ogni puntata, apre una nuova porta sia nella mente dei protagonisti che in quella dello spettatore. Viene da chiedersi, dunque, fino alla fine, quale sia la verità.
