Quali sono gli oggetti più sporchi che hai in casa? Ecco la guida speciale della farmacista che svela cosa gettare via molto più spesso di quanto pensi.
La nostra casa è il luogo dove si annidano probabilmente molto probabilmente più batteri di quanto pensiamo. Non mancano oggetti davvero molto sporchi che usiamo ogni giorno e che crediamo ingenuamente di disinfettare, ma spesso non è così. Una farmacista molto attiva sui social ha deciso di correre in aiuto di chi non conosce le buone abitudini per quanto riguarda alcune cose ce abbiamo in casa e di cui ci liberiamo troppo tardi.
Tra le rivelazioni più sorprendenti c’è lo spazzolino da denti. Di solito pensiamo che sciacquarlo sotto acqua corrente basti a disinfettarlo, ma non è così. Non appena le setole iniziano ad aprirsi, l’efficacia della pulizia diminuisce e cresce invece il rischio di trasferire in bocca batteri accumulati nel tempo. La farmacista propone di non oltrepassare mai i due mesi, anche quando ci sembra ancora pulito e in buone condizioni.
Attenzione anche alla padella antiaderente, protagonista della cucina quotidiana e spesso testimone di anni di ricette. In molte case infatti si tratta di un oggetto che resiste in cucina da anni ormai. C'è però un problema che riguarda il rivestimento che comincia a graffiarsi. Il materiale compromesso può rilasciare sostanze indesiderate negli alimenti. La superficie antiaderente, quando graffiata, smette di essere un alleato e si trasforma in un nemico silenzioso. Il consiglio è drastico ma necessario: gettarla via subito.

Dalla spugna per i piatti al tagliere di legno o plastica: a cosa stare più attenti
Non può mancare lei, la famosa spugna per i piatti, spesso considerata un semplice oggetto di servizio. Proprio nella sua umidità costante, nella sua consistenza porosa e nella sua continua esposizione a residui alimentari, c'è un grosso pericolo. Cambiarla ogni settimana non è un’esagerazione, ma una realtà concreta che andrebbe rispettata senza eccezioni. Tra gli oggetti che sorprendono per il loro livello di usura nascosta c’è anche il tagliere, soprattutto quello in legno o plastica solcato da anni di coltelli affilati. I piccoli tagli, invisibili ma profondi, creano piccoli solchi dove si ritrovano i batteri. Cambiarlo ogni anno è il modo migliore per difendersi dai batteri nascosti, ma pericolosi.
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Non possiamo dimenticare la borraccia in plastica, scelta da molti come simbolo di sostenibilità quotidiana. Anche se etichettata BPA-free, il materiale tende comunque a deteriorarsi con il tempo rea lavaggi e cambi di temperature. Dopo sei mesi o massimo un periodo di un anno la borraccia va assolutamente sostituita. In ultimo ci sono i profumi e dei cosmetici aperti, che nascondono una scadenza silenziosa ma da non trascurare: la PAO, il periodo dopo l’apertura. Una volta scoperchiati, i prodotti iniziano un conto alla rovescia che troppo spesso ignoriamo. In molti casi il periodo massimo di apertura è di 6-12 mesi, basterà controllare il segno che c'è sul retro di ogni confezione. Non resta dunque che prestare molta più attenzione a questi oggetti che abbiamo in casa, perché possano essere funzionali alla nostra vita quotidiana e non trasformarsi nell'ennesimo problema da risolvere.
