Quanto costa mangiare al ristorante di Carlo Cracco a Castrocaro? Ecco l'esperienza completa dall'antipasto al dolce con tanto di scontrino finale.
Quando pensiamo ai grandi chef stellati che ammiriamo sul piccolo schermo, immediatamente ci vengono in mente piatti gourmet e anche conti molto salati. I ristoranti stellati infatti presentano spesso menu molto costosi che non tutti riescono a permettersi, ma c'è qualcuno che fa eccezione e che propone qualcosa di davvero straordinario. Stiamo parlando dello chef Carlo Cracco, famoso per il suo locale alla Galleria di Milano dove è diventata celebre la sua colazione. Lo chef ha però deciso di investire anche in un nuovo locale a Castrocaro che vale la pena provare, ecco l'esperienza completa tra portate e scontrino.
Il nuovo ristorante dello chef Carlo Cracco a Castrocaro sta già facendo parlare di sé per l’idea gastronomica che intreccia wellness, territorio e creatività in una formula che propone un vero e proprio viaggio sensoriale per il palato e non solo. Nel cuore del Grand Hotel Castrocaro, questo nuovo spazio culinario vuole essere molto più di un semplice ristorante: un luogo in cui si celebra la Romagna a 360 gradi, reinterpretata attraverso i piatti di uno degli chef più amati d'Italia. Una coppia di turiste ha deciso di concedersi un pranzo completo tra varie portate e gusti intensi. Un pasto che nasconde anche un prezzo non troppo alto, al contrario di quanto si possa immaginare. Le due hanno infatti speso 171 euro in totale, ma ecco nel dettaglio tutto quello che hanno mangiato.
Tutto quello che hanno mangiato al ristorante di Carlo Cracco
Il ristorante propone due formule ben precise. In menu degustazione dedicato all’equilibrio tra fibre, proteine e carboidrati al prezzo di 98 euro a persona. Poi c'è l'opzione del tradizionale menu alla carta con vari piatti proposti, questa è quella scelta dalle due turiste. Il percorso inizia con una serie di amuse-bouche che hanno il compito di preparare il palato ai sapori forti degli altri piatti. Il brodo di verdure dell’orto, leggero e aromatico. Il ravanello ponzu e alghe è un piccolo concentrato di freschezza. Il tortello alla lastra che è un omaggio a una tradizione romagnola. Si conclude con un antipasto insolito: pane all’acqua termale e olio degli ulivi del Grand Hotel, una chiusura che sa di autenticità.

Non poteva mancare il celebre uovo soffice di Cracco, un piatto iconico diventato simbolo della cucina dello chef. Segue un piatto che cattura immediatamente l'attenzione: il raviolo di zucca con tartare di scampo, tè nero affumicato e caviale. Una combinazione ricercata che le due hanno amato anche per il forte sapore umami. Il pasto si conclude con un dolce che gioca con la tradizione romagnola con pere, raviggiolo e mais. Come sempre si conclude con la piccola pasticceria bella e buonissima. Tutto il pranzo è ovviamente accompagnato da una bottiglia di vino. Lo scontrino finale per due antipasti, due primi, due dolci, una bottiglia di vino, una bottiglia d'acqua e due coperti è di 171 euro. Un prezzo che non lascia senza parole ma che sembra in linea con quanto hanno mangiato. A quanto pare concedersi una cena da chef stellato non è più impossibile.
