Come accorgersi che un cibo è contaminato? Ecco un segnale evidente da riconoscere subito nei latticini che abbiamo in frigo.
Il cibo è fonte di nutrimento per la nostra vita, ma in pochissimo tempo può trasformarsi in un vero nemico quando non è conservato bene o nasconde una contaminazione non visibile ai nostri occhi. Ci sono però alcuni accorgimenti e dettagli che sono dei veri e propri campanelli di allarme, ecco perché bisogna sempre visionare bene le confezioni prima di aprirle. Un modo semplice che può anche salvare la vita o evitare problemi di salute abbastanza gravi. Questa volta è una dottoressa esperta a mostrare in un video social una confezione contaminata facilmente riconoscibile per la sua forma rigonfia. In questo caso i protagonisti sono i latticini.
Latticini come yogurt, formaggi freschi, ricotte e creme a base di latte possono diventare terreno fertile per batteri indesiderati. Questi sono in grado di produrre gas e alterare la struttura stessa della confezione. È questo accumulo di gas a far “bombare” il contenitore e ad avvisare chi lo osserva che qualcosa non va. Un gesto istintivo e molto comune è quello di odorare il cibo e di conseguenza assaggiarlo per controllare il suo sapore, in questo caso è assolutamente vietato farlo.

Le cause del rigonfiamento di una confezione da non mangiare mai
La dottoressa lo spiega con chiarezza: quando i microrganismi contaminanti come lieviti, coliformi, oppure batteri più insidiosi come alcune specie di Clostridium iniziano a proliferare, il prodotto subisce una fermentazione anomala. Il rigonfiamento o la forma strana della confezione diventa dunque il primo sintomo che qualcosa non va e non deve essere mai sottovalutato.
Le cause possono essere molteplici: un’interruzione della catena del freddo durante il trasporto, una confezione non perfettamente sterile, un tempo di conservazione troppo lungo o un errore nella fase produttiva. Questi i motivi diversi che però portano tutti ad un alterazione pericolosa del cibo.
All’interno di un alimento alterato, l'odore cambia, la consistenza si stravolge e si sviluppano gas che non dovrebbero esserci. In alcuni casi l’alimento può assumere odori pungenti, sapori acidi fuori scala o una superficie insolita, ma il punto cruciale è che non occorre nemmeno arrivare a questo livello per capire cosa fare. Lo stato della confezione è già un campanello d'allarme e dunque non c'è bisogno dell'assaggio.
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Perché non bisogna assaggiare gli alimenti sospetti
Molti pensano che un veloce assaggio sia innocuo, soprattutto se il prodotto non presenta muffe evidenti o odori terribili. È un errore di valutazione. Anche una quantità minima può contenere microrganismi o tossine responsabili di gastroenteriti, tossinfezioni o disturbi intestinali più complessi. I latticini, essendo prodotti ad alta umidità e basati su fermentazioni delicate, sono tra gli alimenti più sensibili alle alterazioni. Questo dunque deve essere chiarissimo a chiunque, la sicurezza degli alimenti va valutata a partire dagli occhi e non dal palato.
