Ti piacerebbe vivere al Polo Nord? La verità è che non è per tutti, sia per il clima estremo che per il costo della vita, tutt'altro che basso.
Il periodo natalizio è appena iniziato. Sebbene le prime decorazioni siano comparse già nell’ultima decade di novembre, con l’Immacolata inizia il periodo natalizio nel senso stretto del termine.
Natale si festeggia in tutti i paesi cristiani, ma se volessimo identificare un luogo simbolo di questa festa diremmo il Polo Nord. Non è un caso che la leggenda vuole che la “città natale” di Babbo Natale sia Rovaniemi, in Finlandia. Poco lontano in linea d'aria da Rovaniemi c’è un arcipelago che rappresenta l'ultimo pezzo di Terra abitato prima del Polo Nord: le Isole Svalbard, appartenenti ufficialmente alla Norvegia.
Non è un luogo ospitale, oggettivamente parlando: il clima è estremo e d’inverno, quando la neve si accumula anche per diversi metri, la luce solare non compare per alcuni mesi; in estate c’è il fenomeno del “sole di mezzanotte”, dunque il tramonto non esiste.
C’è chi qui ci nasce e chi decide volutamente di trasferirvisi, nonostante le numerose difficoltà. A questo gruppo appartiene Giulia Di Marino, italiana che racconta della sua vita sui generis alle Isole Svalbard con l'username @giulialpolo. In un video recente ha parlato di un tema molto specifico: comprare casa alle Isole Svalbard. “Qui non funziona come in Italia: anche le case vanno all’asta”. Vediamo come funziona e quali sono i costi.
Comprare casa al Polo Nord
“Qui tutto viene venduto all’asta: dai vestiti usati, passando per automobili e autoslitte, oltre alle case. Un giorno stavo guardando un sito web e ho trovato l’annuncio della casa che poi abbiamo acquistato. Il problema? Il prezzo era di 3 milioni e 900mila corone norvegesi”, spiega l'autrice del video.

La Norvegia non ha l’Euro: parliamo di 331.000€. “Il prezzo per me era troppo alto, era il primo acquisto di una casa nella mia vita. Anche se divido con Connor, abbiamo reputato che fosse troppo”.
Ad ogni modo, i due, per fugare ogni dubbio, vanno a visitarla e scoprono che in realtà la ‘casa’ è formata da cinque case, una grande di 47 metri quadri e quattro più piccole. Il complesso della superficie calpestabile è circa 120 metri quadri.
Dopo averla vista e aver notato che ci fossero alcuni lavori da fare, Giulia decide che per lei il prezzo è troppo alto. Poi, però, con il passare dei giorni scopre che la casa è in vendita da cinque anni, senza che nessuno l'abbia mai acquistata davvero. L’agente immobiliare confida loro che solo un paio di persone si erano dette davvero interessate, salvo poi non completare l’acquisto. A quel punto, Giulia e il fidanzato offrono un milione in meno della cifra iniziale, dunque 2.7 milioni di corone.
Il proprietario rifiuta, spiegando che era la stessa cifra pagata da lui qualche anno prima. I due ‘ribattono’ offrendo 3 milioni precisi, circa 250.000€. Il proprietario accetta ma, per legge, deve partire un’asta. Il termine, però, è brevissimo: 24 ore.

“Sono state ore di angoscia, pensavamo che qualcuno ci avrebbe fatto una brutta sorpresa ma così non è stato. Abbiamo comprato casa”. Nella didascalia conclude: “Da fuori possono sembrare solo due “baracche di legno buttate lì”, ma la verità è che i costi sono simili a quelli del centro Milano. Per quanto remote siano, le Svalbard non sono affatto economiche”.
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