Una delle domande che si pongono di più le persone è: meglio dormire a stomaco pieno o vuoto? Stavolta un noto psicologo ha la risposta definitiva.
Lo psicologo e specialista della longevità Marcos Apud, ha parlato delle abitudini più importanti da mettere in atto per il benessere generale. In questo contesto è meglio dormire a stomaco pieno o vuoto per stare meglio? L'esperto e autore anche di opere note come Neurolongevity, ha spiegato che la qualità del sonno è strettamente legata all'orario dell'ultimo pasto della giornata. Il suo è un approccio che rientra nel cosiddetto biohacking, una metodologia che combina pratiche ancestrali con moderne prove scientifiche.
Meglio dormire a stomaco pieno o vuoto? La risposta dello psicologo esperto
Lo psicologo esperto di longevità ha anche studiato come le abitudini quotidiane che abbiamo influenzino facilmente l'invecchiamento, ma anche la salute generale del cervello. Il biohacking si basa sulla misurazione di come il corpo risponde ai principali cambiamenti. Tra questi sono compresi l'alimentazione, una dieta per esempio, o anche l'esposizione alla luce, l'esercizio fisico e persino la gestione dello stress. L'obiettivo dei suoi studi non è semplicemente prolungare la vita, ma far conciliare benessere ed energia, oltre che resistenza del proprio corpo, anche con il passare del tempo.

Stando alle sue analisi, ci sono diversi 'trucchi' che considera accessibili e con effetti generalmente positivi su tutto l'organismo. Tra questi ci sono delle fasi di digiuno, o anche docce fredde. Ancora, considera l'esposizione alla luce blu la sera e il rispetto delle fasi del ritmo circadiano (cioè delle funzioni biologiche). Sono tutte pratiche che aiutano il sistema immunitario, promuovendo la lucidità mentale e migliorando anche il sonno. Da qui, finalmente la risposta in merito al sonno: è meglio dormire a stomaco vuoto o pieno? La risposta è a stomaco principalmente vuoto. Lo psicologo, infatti, sostiene che bisognerebbe riservare i compiti cognitivi più impegnativi nelle ore di massima attività biologica. Per questo, andrebbero evitate i liquidi durante le ultime ore del giorno. Si tratta di un piccolissimo accorgimento che evita affaticamento e perfino la sensazione di stanchezza o spossatezza al mattino. Apud, inoltre, suggerisce di cenare prima la sera.
Bisognerebbe mangiare almeno tre ore prima, in modo tale che l'apparato digerente possa riposare bene durante la notte. inoltre, anche l'organismo tende a concentrarsi principalmente sui processi di rigenerazione notturna. Infine, bisognerebbe limitare anche il tempo trascorso davanti a uno schermo per evitare di interferire con la produzione di melatonina, fondamentale per il sonno ristoratore. Si tratta, dunque, di semplici accorgimenti non solo per riposare meglio, ma anche per svegliarsi molto più energici al mattino. Queste piccole e semplici abitudini, a lungo andare, garantiscono certamente uno stile di vita più sano ed equilibrato. Cenare almeno 3 ore prima di andare a letto, potrebbe essere la migliore soluzione contro la fastidiosissima spossatezza mattutina.
