Quanto cibo e quante bevande si potranno acquistare con 10€ a Sarajevo, capitale della Bosnia? L'esperienza diretta di un content creator.
Molti italiani amanti dei viaggi hanno l’abitudine di visitare almeno una capitale europea ogni anno. Alcune, come Madrid, Parigi, Londra o Berlino, sono estremamente popolari; altre sono meno conosciute, perché appartenenti a nazioni con vocazione meno turistica o perché non collegate altrettanto bene.
Alla seconda categoria appartiene certamente Sarajevo, capitale della Bosnia. Se chiedi a dieci persone, tra amici e conoscenti, è probabile che al massimo una o due di loro ti diranno di averla visitata. Questo non toglie nulla alla sua innegabile bellezza e al suo fascino. Un altro buon motivo per visitarla in un periodo di alta inflazione e di salari che non crescono? È economica.
Con 10€ a Sarajevo cibo in abbondanza
La dimostrazione arriva da un video virale pubblicato da un esperto di viaggi, @worldnoman. Riprendendo un format molto popolare sui social, ha esibito una banconota da 20 marchi bosniaci (circa 10€) ed ha mostrato cosa si può acquistare al centro di Sarajevo.
La prima cosa che fa è concedersi un caffè espresso, marchio Lavazza, in un bar. Il prezzo – a quanto pare seduto a tavolino – è quello che in Italia è sempre più difficile da trovare: 1€. L’autore del video si sorprende che il bar gli abbia offerto un bicchiere d’acqua. La tappa successiva è la panetteria più antica di Sarajevo, aperta da 500 anni. Qui ha fatto una piccola selezione di prodotti da forno, principalmente pezzi di pane e pretzel, spendendo appena 1.80€.

A pranzo ha visitato il suo posto preferito per il Burek, ovvero una torta salata ripiena di carne. Esistono anche tre alternative vegetariane: una con formaggio (18 marchi), una con spinaci (idem) e un’altra ancora con patate (12 marchi). Il pranzo dell’autore del video consiste in una fetta di burek con carne e uno yogurt salato, bevanda diffusissima in Bosnia e nelle zone di confine tra Europa e Asia Centrale. “La porzione pesava oltre 250 grammi, mi ha riempito”. Il prezzo per il Burek e il vasetto di yogurt da bere salato? 4€ totali. Va da sé che, a quel punto, gli rimanessero 3.20€.
Il content creator spende un altro euro per un caffè espresso post-pranzo. Visto che il Burek è impegnativo, il nostro eroe salta la cena ma nel pomeriggio si concede l’ultimo pasto della giornata, altrettanto ipercalorico: una fetta di Trileçe, torta molto popolare nei paesi Balcani, così come in Albania e Turchia.
È un pan di Spagna immerso in tre tipi diversi di latte: evaporato, condensato e intero. È una chiara ispirazione al “Tres Leches” popolarissimo in America Latina, ma di norma meno dolce, perché preparato con tipologie di latte diverse rispetto alla ricetta americana. La fetta di torta costa 2.50€, a cui ha abbinato un altro caffè da 1€, sforando di appena 30 centesimi il budget di 20 marchi, spendendo poco più di 10€ (20 marchi, a voler essere pignoli, sono 10.24€)
Visualizza questo post su Instagram
