Leo Gassmann conquista Netflix: il film che sta facendo impazzire gli italiani

Leo Gassmann conquista ancora una volta Netflix dopo il successo di Califano prima in Rai, poi in streaming: questo film lo stanno vedendo proprio tutti.

Tra poco vedremo Leo Gassmann in gara al Festival di Sanremo 2026 tra i big, con la canzone Naturale. Intanto, sappiamo che ha già dato prova con il film Rai Califano di essere un bravissimo attore oltre che un cantante. Ora è su Netflix con un film uscito nel 2024, ma che sta trovando nuova linfa vitale. Infatti in pochissimi giorni sta facendo letteralmente impazzire i telespettatori ed è arrivato già al terzo posto tra i più visti. Nel cast figurano anche altri grandi nome come Claudio Bisio, che interpreta Federico, affiancato da Margherita Buy nel ruolo di Annamaria. Accanto a loro ci sono Claudio Santamaria, che veste i panni di Emilio, e Valentina Lodovini nel ruolo di Bianca.

Il film che tutti gli italiani stanno amando: su Netflix un inedito Leo Gassmann

Il film che sta facendo impazzire tutti gli italiani e che attualmente è al terzo posto su Netflix è Una terapia di gruppo. Gassmann brilla ancora una volta e conquista il pubblico con l'ennesimo personaggio fuori dal comune, dopo aver interpretato il mitico Franco Califano. Un risultato che conferma la sua crescita costante come attore e la capacità di scegliere progetti capaci di parlare al presente, intercettando fragilità, paure e nevrosi sempre più diffuse. In questa commedia corale, ambientata quasi interamente in una sala d’attesa, Gassmann riesce a distinguersi senza forzature, trovando una misura credibile e sorprendentemente intensa.

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Leo Gassmann in una scena del film su Netflix

La storia inizia da un errore che sembra banale, ma invece è decisivo. Sei pazienti, tutti affetti da diversi disturbi ossessivo-compulsivi, ricevono appuntamento nello studio del dottor Stern. Non sanno, però, che sono stati convocati tutti alla stessa ora. Intanto, lo psicoterapeuta rimane bloccato all'estero e non si presente. Al suo posto c'è Sonia, la segretaria, che si ritrova a dover gestire una situazione difficile quanto surreale. I pazienti, invece di andarsene, decidono di improvvisare una sorta di terapia di gruppo autogestita. Danno così vita a una convivenza forzata che diventa presto lo specchio delle loro ossessioni e delle fragilità che li caratterizzano.

In tutto questo si distingue proprio Gassmann che interpreta il giovane Otto, affetto da FOMO. Si tratta di un disturbo conosciuto come fear of missing out, ossia la paura e l'ansia di essere abbandonato, escluso, tagliati i margini e fuori da ogni occasione. Vale sia per la sfera personale, dunque in amicizie e relazioni, che nel lavoro. Lo vediamo vivere costantemente con lo smartphone sempre in mano, controllando notifiche, messaggi e mail in modo compulsivo. Il giovane è incapace di staccarsi dalla rete anche solo per pochi minuti. Gassmann costruisce il personaggio con grande naturalezza, evitando l’eccesso caricaturale e restituendo un ritratto credibile di una fragilità che riguarda soprattutto le nuove generazioni. Otto non è solo un ragazzo ossessionato dal telefono, ma qualcuno che teme il silenzio, l’attesa e la possibilità di non essere visto.

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