Ti piacerebbe avere una lavatrice con tre cestelli, di cui uno grande e due piccoli? In Cina è già realtà: ecco il motivo.
Il Giappone vive nel 3000? La Cina non è poi così indietro. Anzi. Se parliamo di automatizzazione del lavoro, è decisamente più avanti anche rispetto al ‘vicino’ Giappone, mentre all’Italia dà diverse ‘piste’. Nell’articolo odierno parliamo di quella che è indubbiamente una macchina, ma che non ha molto a che vedere con l’Intelligenza Artificiale.
È solo un elettrodomestico ‘antico’ progettato in maniera molto intelligente da esseri umani. A parlarne è stata una content creator cinese, che pubblica video in inglese, registrata come “Cappuccino Ccino” (sic). Pochi giorni fa, aveva pubblicato un filmato mostrando una lavatrice cinese con tre cestelli. Il post aveva ricevuto oltre 14 milioni di views in una settimana e la creator ha voluto pubblicarne un altro, fornendo ulteriori spiegazioni.

Le lavatrici cinesi moderne hanno tre cestelli, uno molto grande simile a quello che monta anche la nostra e due piccoli, posizionati in alto a destra e a sinistra. Ma perché? “In Cina crediamo che la biancheria intima debba essere lavata separatamente rispetto agli altri abiti, calzini compresi”, ha spiegato la content creator. “Questa lavatrice che sembra Topolino ha tre aree separate: una grande dove vanno giacche, felpe, pantaloni e via discorrendo. Negli altri due compartimenti ci mettiamo, separati, calzini e intimo maschile e femminile”.
La lavatrice cinese con tre cestelli
Visto l’enorme successo del video, Cappuccino Ccino ha risposto ad alcune domande frequenti. “Il sistema dell’acqua funziona separatamente? La risposta è sì, ci sono tre tubi separati per l’acqua. Non avrebbe senso usare la stessa acqua. E non solo quello: anche il sistema di controllo è separato. Si seleziona il cestello e poi con un altro touchscreen si seleziona la modalità di lavaggio”. Quanto è grande il cestello dei calzini? “Ci entrano all’incirca cinque paia di calzini di spugna”, spiega. Infine, il prezzo: quella normale costa l’equivalente di 500 dollari statunitensi, dunque 425€ al cambio del 16 dicembre 2025. Quella con asciugatrice il doppio, ovvero circa 850€.
A giudicare dai commenti, sembra che questa lavatrice non sia acquistabile al di fuori della Cina. Non è chiaro se qualche azienda cinese, presto o tardi, spinta dalle richieste dall’estero, inizierà a spedirla fuori paese. Nei commenti c’è anche chi fa ironia su un luogo comune estremamente diffuso nel mondo: “Con questa lavatrice finirà finalmente l’era dei calzini persi nelle lavatrici”. Chiaramente non svaniscono nel nulla: spesso finiscono nelle giunture o in posti invisibili senza smontare l’elettrodomestico.
Prima o poi avremo la lavatrice cinese in Europa? Probabilmente sì. Bisognerà solo attendere. D’altronde, gran parte degli elettrodomestici che usiamo sono prodotti lì e milioni di italiani possiedono uno smartphone di un brand cinese. Per la lavatrice a tre cestelli è solo questione di tempo, specialmente se la domanda nei mercati europei e nordamericani aumenterà.
