Natale in Cina? Non è festa nazionale, ma c'è una tradizione molto particolare che moltissimi cinesi rispettano.
Natale è veramente alle porte. Tra meno di una settimana, chi potrà cenerà con i parenti aspettando il 25, il giorno più importante per i cristiani insieme alla Pasqua. Il Cristianesimo (quindi incluso quello Cattolico, quello Ortodosso, quello Protestante e gli altri) è la religione più seguita al mondo, con un 8% in più rispetto all’Islam.
Da questo calcolo è per gran parte assente la Cina, dal momento che il secondo stato più popoloso al mondo si professa ateo, secondo la Costituzione. Al contempo, però, sono riconosciute e regolate cinque religioni: Buddismo, Taoismo, Islam e Protestantesimo. È anche vero che in Cina esiste una spiccata spiritualità, così come il Confucianesimo (che non è una religione ma un sistema etico-filosofico) e il culto degli antenati. Ma questa è una storia che racconteremo un altro giorno.
Ne deriva che, in uno stato ateo, il Natale non si festeggi in maniera ‘ufficiale’ come in Italia, che ha istituito giorni di festa veri e propri e iniziative per la popolazione in concerto con la Chiesa. In maniera ‘ufficiosa’, però, ci sono diversi modi in cui i cinesi celebrano questo giorno così importante per i cristiani. Ne ha parlato manu_lacinese, insegnante di cinese e profonda conoscitrice della cultura: “In Cina il Natale non si festeggia ma il 24 dicembre si regala una mela”, dice a inizio video.
Natale in Cina e la mela
Perché esiste quest’abitudine così particolare? “Per la maggior parte delle persone – prosegue Manu – è un giorno normale ma nelle grandi città, però, si vedono luci, alberi e musica natalizia. È più un evento commerciale o quasi quasi romantico che altro”. Ok, ma perché la mela? “Perché in cinese si dice 苹果”, che si legge Píngguǒ. Un suono molto simile a quello del vocabolo ‘Pace’, 平安, “Pîng-an”. Insomma, un augurio di pace attraverso il frutto rosso per antonomasia, che ricorda anche le palline dell’albero di Natale, simbolo laico del Natale.

Altre tradizioni curiose dal mondo: in Giappone, dove il Natale è sentito oggettivamente poco, è normale fare il cenone del 24… con il pollo fritto. Tutto è iniziato negli Anni ’70, in piena globalizzazione, e la tradizione non è mai morta. Anzi. KFC, la catena più popolare, quasi sempre riceve ordinazioni con settimane in anticipo e non riesce ad accontentare chi non abbia prenotato. In Ucraina gli alberi di decorano con ragnatele finte, mentre in Ungheria con caramelle avvolte in carta colorata, chiamate szaloncukor. Infine, in Nigeria, le giovani donne girano per il proprio vicinato cantando e ballando, in base alla propria appartenenza etnica. E se invece volessi cucinare un dolce natalizio tipico dell'Antica Roma? Qui la ricetta.
