Come fa la carta di credito a funzionare sempre, anche se non ha batterie? La risposta del tecnico

Come fa la carta di credito a funzionare sempre, anche se è priva di batterie? Un tecnico ha risposto così all'interrogativo.

Oramai la carta di credito è presente nella stragrande maggioranza dei portafogli degli italiani. Chi vuole evitare di portare con sé il tesserino plastificato ha già provveduto a collegarla al proprio cellulare (o smartwatch) per poter pagare tramite la tecnologia NFC.

Si sa, quando la batteria è esausta, lo smartphone non può funzionare. Ma la carta di credito? Come fa a funzionare sempre - e per anni - malgrado non ci sia una batteria? La risposta è molto interessante e arriva da un video virale su TikTok, pubblicato dall’esperto di tecnologia @placitech.

“C’entra la magia della Radio Frequency Identification”, spiega. In italiano è Identificazione a radiofrequenza, anche se spesso viene semplificata in RFID. Parliamo di una tecnologia composta da un lettore e da un’etichetta. Quando andiamo a poggiare la nostra carta di credito sul POS, il lettore di quest’ultimo ‘genera’ un minuscolo campo magnetico, che dà una piccola scossa al chip dentro la carta, che a sua volta trasmette in un nanosecondo tutte le informazioni contenute al suo interno e, in altrettanto poco tempo, “torna a dormire”, come dice PlaciTech. Ma non è finita qui: l’esperto spiega che questa tecnologia può essere usata anche in altri modi. “I moduli RFID sono disponibili ovunque. Solitamente vengono venduti in scatole da 5 e costano meno di 10 dollari. Se vuoi muovere i primi passi nella costruzione di piccoli elettrodomestici, ti consiglio di iniziare da qui”.

Pagamenti con carta o con cellulare: quali sono più sicuri?

Rispondiamo subito: in condizioni normali, pagare tramite Wallet Digitale (Google Pay, Apple Pay e servizi simili) è più sicuro. Per "condizioni normali" intendiamo che ci sia un blocco schermo protetto da PIN o - ancora meglio - da riconoscimento dell'impronta digitale.

Perché la carta digitale sul telefono è più sicura di quella fisica? Quando andiamo a pagare con lo smartphone, la tecnologia crea un token crittografato monouso. Anche se qualcuno ruba i dati della carta, banalmente, non può riutlizzarli. Inoltre è possibile aumentare la sicurezza e aggiungere un ulteriore sblocco prima del pagamento, che evita brutte sorprese in caso di furti.

Il lettore che rende possibile la 'magia' della carta di credito che, senza batterie, permette di pagare online.
Il lettore che rende possibile la 'magia' della carta di credito che, senza batterie, permette di pagare online.

Le carte con chip EMV sono più sicure di quelle con banda magnetica perché, a loro volta, generano un codice unico per transazione. La cattiva notizia è che i pagamenti sotto i 25€ (di norma) non richiedono il PIN. Dunque se qualcuno la ruba o la clona, può usarla finché il proprietario non la blocca, seppur limitato a piccoli importi. In generale, la carta fisica è più facile preda di skimming o letture non autorizzate in luoghi pubblici affollati.

La morale è: meglio il cellulare, a patto che sia protetto da blocco schermo efficace. Chiaramente il cellulare può spegnersi o rompersi da un momento all'altro, dunque la carta fisica è una "misura di emergenza" importantissima. Se si ha il timore di furti o clonazioni, meglio tenere basse le soglie dei pagamenti Contactless e controllare almeno una volta al giorno l'app collegata per individuare subito movimenti sospetti.

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