Come rispondere a chi ti lancia frecciatine? Il consiglio della psicologa

È capitato a tutti di ricevere frecciatine. Chi ha un carattere fumantino, spesso, le lancia senza pensare alle conseguenze.

Come reagire a coloro che lo fanno di continuo, probabilmente perché provano antipatia nei nostri confronti? Erica Cicuto, psicologa molto attiva su TikTok, ha pubblicato un video sull’argomento, dando alcuni consigli utili per rispondere a chi lancia frecciatine di continuo. “Come rispondere alle frecciatine? Con altre frecciatine?”, si chiede a inizio video. Poi spiega: “Le frecciatine sono aggressività passiva, ossia aggressività nascosta, mascherata. La persona che le lancia sta dicendo qualcosa di spiacevole ma con un tono leggero, ironico, quasi divertente. Resta il fatto che ti sta lanciando aggressività addosso a tutti gli effetti”.

Elena Cicuto, psicologa italiana, ha dato alcuni consigli per (non) rispondere alle frecciatine.
Elena Cicuto, psicologa italiana, ha dato alcuni consigli per (non) rispondere alle frecciatine.

“Se tu accogli quest’aggressività – prosegue – finirai per sentirti innervosita, frustrata, arrabbiata. Se presa da questo, rispondi in maniera aggressiva a tua volta, quello che in genere si crea è un ping pong di aggressività, una escalation di frecciatine, frasi spiacevoli e brutte battute che quasi sempre va a finire male”. Insomma, il consiglio della psicologa è quello di non rispondere a tono alla provocazione, perché raramente nasce qualcosa di buono dal continuo scambio di frecciatine.

Come reagire alle frecciatine

Come reagire, dunque, a chi provoca, sotto sotto sperando di ricevere una risposta altrettanto aggressiva? La dottoressa ha dato alcuni consigli utili. “La prima cosa che ti consiglio di fare è decidere se in quel momento sei troppo travolta emotivamente: in tal caso, meglio stare zitti e buoni”, sentenzia. “Altrimenti, se in quel momento senti di avere una mente calma e in controllo, puoi dire quello che pensi, ma in modo gentile, educato ma al contempo fermo e determinato, così da crearti soluzioni e non ulteriori problemi”, conclude Cicuto.

Nei commenti, molte persone – probabilmente istintive di natura – si dicono in disaccordo con il consiglio della psicologa. “E come al solito, viene sempre alla parte istigata di preoccuparsi di non "aggravare la situazione", come al solito”, scrive un utente.

Chiudiamo con una pillola di linguistica italiana. Ti sei mai chiesto/a perché si usi proprio il termine ‘frecciatina’ per indicare questo tipo di provocazione? Il termine è il diminutivo di ‘frecciata’, che deriva a sua volta da ‘freccia’, l’arma che colpisce dalla distanza ma con precisione. Non un colpo di spada impulsivo, aggressivo e ravvicinato, ma una punzecchiatura che arriva da lontano e 'ragionata' per diversi secondi. Un commento che sembra generico e rivolto a tutti e nessuno, ma che in realtà ‘punta’ a una persona specifica, con l’obiettivo di pungerla.

Da diversi decenni a ‘frecciata’ si preferisce ‘frecciatina’ proprio per attenuare il significato e indicare qualcosa che dà fastidio ma che non provoca vero e proprio dolore come un colpo di freccia reale. È un attacco partito dalla distanza, veloce e punta a ‘pungere’ il vero bersaglio. Altrettanto spesso si usa la forma plurale, proprio per indicare continui ‘piccoli’ attacchi paragonabili a punturine verbali.

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