Capita a molti, forse anche a te: ti svegli quasi ogni giorno prima del suono della sveglia che hai impostato 6-7 ore prima. Perché accade? Ecco cosa dicono ricerche scientifiche in campo psicologico e sul sonno.
Forse ti è capitato per l'ennesima volta oggi stesso, oppure pochi giorni fa. Ti sei svegliato/a pochi minuti prima del suono della sveglia. Se succede di frequente, non hai potuto farti a meno di chiedere: com’è possibile? Come fa il corpo a ‘sapere’ qual è l’orario giusto? La risposta è che il caso non c’entra nulla: è un processo spiegabile a livello scientifico.
Michael Breus, psicologo e specialista del sonno, ha ricordato che il corpo umano funziona grazie a un sistema ‘interno’ di regolazione chiamato ritmo circadiano. Alcuni lo chiamano orologio biologico, ovvero un orologio che si adatta alle nostre abitudini e la nostra routine.

Se ti svegli tutti i giorni alle 7 in punto per un mese, il cervello si ‘adatterà’ a questo ritmo. Quando dormiamo, il cervello va in modalità ‘risparmio energetico’ ma non si spegne. Dal momento che continua a lavorare in ‘background’, inizia a prepararsi per il risveglio già qualche minuto prima che suoni la sveglia, 'ricordando' quanto successo nei giorni precedenti.
A volte capita di svegliarsi di soprassalto, è vero, ma nella maggior parte dei casi il corpo inizia produrre cortisolo, ovvero l’ormone dello “stato di allerta” pochi minuti prima dell’orario ‘solito’ di sveglia. Questo aiuta l’organismo a uscire dal sonno in maniera più naturale e graduale. Questo spiega perché alcune persone si svegliano pochi minuti prima delle 7:00. C’entra, però, anche la psicologia.
Cosa dice la psicologia su chi si sveglia... prima della sveglia
Come ricorda Shelby Harris, non tutte le giornate sono uguali. Se la sera prima andiamo a letto e pensiamo all’impegno importante del giorno dopo – come un’importante riunione di lavoro, la partenza per un viaggio o un esame universitario – il cervello continuerà a ‘pensarci’ per tutta la notte.
Lo stato di allerta citato in precedenza rimane più attivo che mai. Non ne siamo pienamente coscienti, ma nel cervello succede qualcosa che ci porta a svegliarci in maniera naturale all’orario prestabilito e ad evitare sorprese.
Bisogna preoccuparsi? Di norma no. Svegliarsi prima della sveglia può essere un segnale positivo: significa che il corpo è ‘sincronizzato’ alla perfezione con la routine giornaliera e che il sonno segue un ‘pattern’ prevedibile. Non solo: svegliarsi ‘gradualmente’ è meglio che farlo con lo shock del rumore persistente del cellulare, che ci fa passare in pochi istanti da una fase di sonno profondo a una sensazione di fretta.
Bisogna, al contrario, preoccuparsi se il risveglio anticipato porta ansia, se abbassa la qualità del sonno e, di conseguenza, aumenta lo stress. In generale, quando si dorme bisognerebbe ‘staccare’ completamente. Se i pensieri hanno la meglio, se il corpo è teso e la sensazione di ansia prevale prima e dopo il riposo, è una situazione tutt’altro che positiva.
