"L'università è più facile del liceo e vi spiego perché", la tesi di una studentessa è virale

Una studentessa universitaria fiorentina sostiene che l'università sia più semplice rispetto al liceo. Un'esperienza in prima persona a un esame sulla carta molto difficile l'ha portata a pensarlo.

“Goditi gli anni delle superiori perché sono i più belli, dopo diventa tutto più complicato”. Quante volte, quando avevamo dai 14 ai 18 anni, abbiamo sentito persone più grandi di noi dirci questa frase? Eppure, c’è chi è convinto che il liceo sia più difficile dell’università.

Molti diranno che la laurea è un titolo di studio superiore al diploma e che questo discorso è oggettivamente sbagliato. Non poche persone, però, si sono dette d’accordo con la tiktoker fiorentina @ottins, secondo cui l’università è più semplice del liceo. Il suo video ha raggiunto 200.000 visualizzazioni in meno di una settimana e alcune centinaia di commenti. Vediamo, nello specifico, cosa l’ha portata a fare l’affermazione di cui sopra.

La caption del video della content creator dice tutto
La caption del video della content creator dice tutto

“L’università è 3000 volte più semplice del liceo e chi vi dice il contrario sta mentendo. Io frequento la facoltà di Giurisprudenza qui a Firenze che, almeno in teoria, è considerata difficile. Non entro nel merito delle facoltà più facili e difficili, sto parlando genericamente”, premette. Poi fa un esempio pratico: “Qualche giorno fa ho sostenuto l’esame di diritto privato che, sempre teoricamente, è considerato uno dei più difficili. Per preparare questo esame ho partito, ho sofferto, lo dico chiaramente. Entro nel merito della mia performance, che secondo me è stata pessima. Ero incredibilmente in ansia durante l’esame”.

L'esame di giurisprudenza passato facilmente

“Non riuscivo a parlare, a esprimermi correttamente. Secondo me, almeno quando sei a metà del percorso in Giurisprudenza, usare il lessico adeguato dovrebbe essere la conditio sine qua non. Anche l’espressione facciale dell’assistente era chiara, mi stava comunicando che l’esame non stava andando bene”, al punto da portarla a pensare che avrebbe dovuto ripeterlo all’appello successivo. “Invece a fine esame scopro che mi hanno messo 28. Avrei voluto fare tre domande all'assistente. 1) Ne è sicuro? 2) Lei è bipolare? 3) Magari ha capito in qualche modo che avessi studiato?”.

La content creator conclude: “Ho accettato, perché non sono una di quelle persone che puntano a prendere tutti 30 ma sono francamente stupita dal risultato. Ovviamente ho accettato subito ma ammetto di esserci rimasta male, perché vuol dire che le aspettative sono veramente basse. Io sono sicura che al liceo un voto così alto con questa performance non me l’avrebbero mai dato. Penso che mi avrebbero messo un 4 e rimandata a posto”.

Nella didascalia precisa che parla solo della sua facoltà e che non può sapere se in altre università, magari per discipline totalmente diverse, i 28 vengano dati così facilmente. Giurisprudenza non è considerata dall’opinione generale una facoltà semplice, dunque prendere 28/30 all’esame che, secondo la saggezza popolare, ti rende “mezzo avvocato” avendo difficoltà a esprimere correttamente i concetti studiati ha sorpreso non poco l'autrice del video.

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