Né l'atterraggio né il decollo: pilota di aerei svela qual è il momento più pericoloso di tutti

L’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro di tutti. Quest’affermazione è incontrovertibile. I motivi sono molteplici: c’entra un mix di tecnologia altamente avanzata e controlli di sicurezza rigidissimi – in particolar modo in Europa – che fa sì che gli incidenti mortali siano estremamente rari, prossimi allo zero ogni anno.

Gli aeromobili vengono progettati con sistemi doppi o tripli che permettono loro di continuare a volare anche in caso di guasti gravi. Non solo: i piloti seguono un percorso formativo lungo e sono costretti ad aggiornarsi di continuo, in maniera molto più severa e frequente rispetto ad autisti di automobili, autobus o treni.

Fatta questa premessa, esistono delle variabili impossibili da controllare anche per il più preciso degli ingegneri e per il più capace dei piloti. Una di loro, molto attiva sui social, ha spiegato qual è il momento più pericoloso per guidare un aereo. Ha subito premesso che non è né l’atterraggio né il decollo, i due momenti in cui il pilota deve obiettivamente ‘attivarsi’ di più per assicurare una partenza e un arrivo nel massimo della sicurezza. Secondo @captaincroft, il momento più pericoloso per viaggiare non è specifico come atterraggio o decollo, ma più generico: è l’inverno. In particolar modo le giornate di freddo estremo possono mettere a dura prova anche aeromobili avanzatissimi. Vediamo perché.

Il momento più pericoloso per viaggiare in aereo

“Il freddo cambia tutto. Il ghiaccio sulle ali rende più difficile all’aereo sollevarsi, perché la benzina diventa più densa, i sensori possono congelarsi e questo può causare dei malfunzionamenti all’aeromobile. È pericoloso, ma possiamo prevenire, se pensiamo in anticipo”, dice per rassicurare chi ha già paura di volare.

“Cosa facciamo noi piloti nelle giornate più fredde dell’inverno? Richiediamo ai membri degli staff aeroportuali di eliminare il ghiaccio dalle ali. E non solo: controlliamo anche quale fluido antigelo viene usato e per quanto tempo è in grado di proteggere l’aereo”. In inglese si chiama “holdover time”, ovvero la fase di controllo dei fluidi antigelo e della loro efficacia anche in base alla temperatura che c’è nell’aeroporto di partenza, nei cieli e nell’aeroporto d’arrivo.

Non è finita qui: per tutto il tempo della fase di rullaggio (quando l’aereo si muove in pista prima di decollare), i piloti controllano le ali per assicurarsi che non tornino a congelarsi. Chiaramente anche la pista ghiacciata è un fattore importantissimo al decollo e soprattutto all’atterraggio.

La pilota ha spiegato qual è il momento più pericoloso per viaggiare in aereo
La pilota ha spiegato qual è il momento più pericoloso per viaggiare in aereo

“Viaggiare quando c’è freddo estremo non è pericoloso di per sé. Abbiamo gli strumenti per farlo in assoluta tranquillità. Quello che cambia è che ci sono ancora più procedure di sicurezza da seguire. C’è più comunicazione con lo staff di terra e gli organi di controllo. Un appello importante per i passeggeri: in queste giornate non dovete assolutamente avere fretta”, conclude l'autrice del video. C’è bisogno di più tempo per svolgere tutte le azioni e qualche minuto di ritardo è assolutamente normale.

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