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Quando si parla di bevande alcoliche, una delle preoccupazioni principali, soprattutto per chi è attento alla dieta o soffre di patologie come il diabete, è il contenuto di zucchero. Vino, birra e grappa sono tre delle scelte più popolari in Italia e nel mondo, ma quale di queste ha il maggiore apporto zuccherino? La risposta non è così scontata come potrebbe sembrare, e dipende da diversi fattori legati alla produzione, alla tipologia e al grado di fermentazione.
Zucchero nel vino
Il vino è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione dell’uva. Durante questo processo, i lieviti convertono gran parte degli zuccheri naturali presenti nel mosto in alcol. Tuttavia, non tutti i vini sono uguali: il contenuto di zucchero residuo varia notevolmente in base alla tipologia.
- Vini secchi: La maggior parte del vino secco, come il Chianti o il Pinot Grigio, contiene meno di 4 grammi di zucchero per litro. Questo è dovuto al fatto che la fermentazione è quasi completa, e i lieviti hanno trasformato la maggior parte degli zuccheri.
- Vini dolci: I vini dolci, come il Moscato o i Passiti, possono contenere fino a 150 grammi di zucchero per litro o anche di più. In questo caso, la fermentazione viene interrotta prima che tutti gli zuccheri vengano trasformati, oppure si utilizzano uve più zuccherine.
In media, un bicchiere di vino secco da 150 ml contiene circa 0,9 grammi di zucchero, mentre un vino dolce può arrivare a contenerne oltre 15 grammi.
Zucchero nella birra
La birra è un'altra bevanda fermentata, ottenuta principalmente da malto d'orzo. Durante la fermentazione, anche in questo caso, i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol. Tuttavia, a differenza del vino, nella birra rimane un contenuto di zucchero residuo più significativo, influenzato dallo stile della birra e dal processo produttivo.
- Birre leggere o lager: Contengono solitamente tra 1 e 3 grammi di zucchero per 330 ml, rendendole una scelta relativamente bassa in zucchero rispetto ad altre bevande.
- Birre più corpose o artigianali: Le birre scure come le stout, o quelle ad alta fermentazione come le IPA, possono contenere quantità maggiori di zucchero, arrivando anche a 8-10 grammi per bottiglia.
La birra, quindi, pur contenendo meno zucchero rispetto ai vini dolci, può superare leggermente i vini secchi in termini di zuccheri residui.
Zucchero nella grappa
La grappa è un distillato ottenuto dalle vinacce (la parte solida dell’uva, costituita da bucce, semi e raspi) e ha una caratteristica che la distingue nettamente dalle altre due bevande: è quasi completamente priva di zuccheri.
Il processo di distillazione elimina gli zuccheri presenti nella materia prima, lasciando un prodotto finale composto quasi esclusivamente da alcol etilico e acqua. A meno che non venga aromatizzata o addolcita durante la produzione, la grappa non contiene zuccheri aggiunti o residui.
In sintesi, un bicchierino di grappa (circa 30 ml) ha praticamente 0 grammi di zucchero, rendendola la scelta migliore per chi vuole evitare del tutto lo zucchero.
Qual è la bevanda con più zucchero?
La risposta dipende dalle specifiche varianti di ciascuna bevanda:
- Se si confrontano un vino dolce, una birra artigianale e una grappa, il vino dolce è di gran lunga la bevanda con il maggiore contenuto di zucchero.
- Se si confrontano un vino secco, una birra lager e una grappa, la birra potrebbe contenere leggermente più zucchero rispetto al vino, mentre la grappa rimane a zero.

Come scegliere consapevolmente?
Se stai cercando di ridurre il consumo di zucchero, opta per:
- Vino secco invece di un vino dolce o liquoroso.
- Birre leggere o lager invece di birre artigianali più corpose.
- Grappa naturale per una scelta completamente priva di zuccheri.
Ricorda, però, che tutte le bevande alcoliche contengono calorie derivanti dall'alcol stesso, che può avere un impatto sul peso corporeo e sulla salute. Consumale con moderazione e, se hai patologie specifiche, consulta sempre il tuo medico o un nutrizionista prima di includerle nella tua dieta.
