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Le feste di Natale aziendali: le amate o le odiate, non si può negare che siano un simbolo della cultura lavorativa. Ma cosa succede quando queste celebrazioni spariscono o vengono ridimensionate? Secondo una teoria condivisa dalla TikToker Val (@valr2001), questo potrebbe essere un campanello d’allarme. E non si tratta solo di perdere un brindisi o due.
Il video di Val, che ha raccolto quasi mezzo milione di visualizzazioni, ha acceso il dibattito: una festa di Natale mancata potrebbe essere il segnale che è ora di guardarsi intorno e aggiornare il CV? Secondo lei, se un’azienda taglia le spese per questo tipo di eventi, potrebbe nascondere problemi finanziari più profondi. Una riflessione che ha fatto discutere, tra chi difende il valore dei bonus e chi invece non vede l’ora di saltare la festa.
Perché le feste aziendali contano (più di quanto pensiate)
Per molti lavoratori, una festa di Natale aziendale è solo un obbligo in più nel calendario. Secondo un sondaggio del 2023 condotto da Visier negli Stati Uniti, ben il 64% degli intervistati ha dichiarato di non partecipare agli eventi festivi organizzati dal proprio datore di lavoro, e il 69% preferirebbe ricevere un bonus piuttosto che andare a una festa.

Eppure, Val sottolinea che il punto non è la festa in sé, ma ciò che essa rappresenta: un segno tangibile di apprezzamento e un barometro della salute finanziaria dell’azienda. “Se la vostra azienda non organizza una festa di Natale quest’anno per problemi di budget, potrebbe essere un segnale che è il momento di guardarsi intorno”, afferma. Insomma, una festa può dire molto più di quanto si pensi.
Feste grandiose o bonus? Cosa vogliono davvero i dipendenti
Nel dibattito sollevato dal video, molti hanno espresso la loro preferenza per benefit concreti. “Non voglio una festa, voglio un aumento”, ha scritto un utente. Un altro ha aggiunto: “La mia azienda non organizza feste, ma ci dà un bonus. Viva le piccole imprese!”. Questo sentimento è condiviso da moltissimi lavoratori, che preferiscono gratificazioni economiche o benefit duraturi piuttosto che un evento che dura una sera.
E non tutti i segnali sono facili da interpretare. Alcuni commenti hanno raccontato di aziende che hanno organizzato feste spettacolari, solo per licenziare parte del personale poco dopo. “La mia azienda ha speso 80.000 dollari per una festa per 125 persone e poi ha fatto licenziamenti”, ha scritto un utente. Insomma, una festa sfarzosa non garantisce la sicurezza del posto di lavoro.
Un indicatore (non infallibile) di crisi aziendale
I numeri sembrano supportare l’idea che le aziende siano ancora caute con le spese. Nel 2023, secondo FOX Business, solo il 64% delle aziende statunitensi ha organizzato feste di Natale, il dato più alto dal 2020, ma ancora lontano dai livelli pre-pandemia, quando circa il 75% delle aziende celebrava in grande stile.
Questo non significa che ogni festa mancata sia sinonimo di crisi. Tuttavia, può indicare un approccio prudente alle spese o una scarsa attenzione verso il benessere dei dipendenti. Per molti, il vero problema non è la mancanza di un evento, ma la mancanza di trasparenza e riconoscimento. “La mia azienda non ha mai organizzato feste, ma sono sicuro che chi conta riceve un bonus, noi no”, ha scritto un utente, mettendo in luce un tema ricorrente: la disparità di trattamento all’interno delle aziende.
