Se non l’hai ancora fatto, aggiungi "Le Otto Montagne" alla tua lista su Netflix: è un’esperienza cinematografica che lascerà il segno.
Un film che tocca il cuore e l'anima degli spettatori, "Le Otto Montagne" è ora disponibile su Netflix, pronto a conquistare chi ama le storie profonde e intime. Diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, il film è tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017, e racconta una storia di amicizia, crescita personale e riconciliazione con il passato. Al centro del racconto troviamo Pietro e Bruno, interpretati magistralmente da Luca Marinelli e Alessandro Borghi, due amici provenienti da mondi opposti. Pietro è un ragazzo di città, figlio di genitori che trascorrono le vacanze estive in montagna. Bruno, invece, è un giovane pastore che ha vissuto tutta la vita immerso nella natura delle Alpi.
I due si conoscono da bambini e instaurano un legame profondo durante lunghe passeggiate tra i sentieri montani. La loro amicizia, però, si interrompe con il passare degli anni, quando Pietro si trasferisce e si allontana dalle montagne. Dopo vent’anni, Pietro ritorna in alta quota, in un momento cruciale della sua vita. È qui che i due amici si ritrovano, riscoprendo il significato dell’amicizia e affrontando insieme il peso del passato.

Alessandro Borghi e Luca Marinelli: tra amicizia e talento
L’alchimia tra Alessandro Borghi e Luca Marinelli è uno degli elementi più affascinanti del film. Entrambi attori di calibro internazionale, noti per ruoli intensi e profondi, hanno già dimostrato in passato una straordinaria capacità di immergersi nei personaggi che interpretano. In "Le Otto Montagne", Borghi dà vita a Pietro, un uomo in cerca di se stesso e del suo posto nel mondo. Marinelli, invece, interpreta Bruno, un pastore che incarna la forza e la resilienza della vita di montagna. Le loro performance, intense e sfumate, rendono il legame tra i due protagonisti credibile e toccante, portando gli spettatori a vivere emozioni autentiche.
Oltre ai due protagonisti, il film può contare su un cast di grande qualità. Filippo Timi ed Elena Lietti aggiungono ulteriore profondità alla storia, interpretando rispettivamente il padre di Pietro e la madre. Le loro interpretazioni contribuiscono a esplorare dinamiche familiari complesse, fondamentali per comprendere le scelte dei personaggi principali. Uno degli aspetti più affascinanti de "Le Otto Montagne" è il ruolo centrale della natura. Le Alpi diventano non solo uno sfondo spettacolare, ma anche un personaggio a sé, capace di influenzare le vite dei protagonisti. La regia di Van Groeningen e Vandermeersch cattura la bellezza e l’asprezza del paesaggio montano, trasformandolo in un simbolo della forza e della fragilità dell’animo umano.
"Le Otto Montagne" non è solo un film sull’amicizia, ma una riflessione profonda sulla vita, sulla ricerca di se stessi e sul rapporto con il proprio passato. È una storia che ci ricorda l’importanza di rallentare, di ascoltare la natura e di affrontare con coraggio le sfide della vita.
