Vuoi evitare le microplastiche nel cibo? In questi alimenti sicuramente non le troverai

Le microplastiche sono diventate una presenza inquietante nei nostri corpi, trovandosi nel sangue, nei polmoni e perfino nel cervello. Diverse ricerche hanno dimostrato che ingerire microplastiche può avere effetti negativi sul sistema digestivo, provocando infiammazioni e alterazioni della flora intestinale. Tuttavia, è possibile fare scelte alimentari che riducono l’esposizione a queste particelle, e ci sono cibi che non le contengono o che addirittura possono aiutare a contrastarne gli effetti.

Gli alimenti che contengono maggiori quantità di microplastiche sono quelli esposti a imballaggi plastici o provenienti da ambienti altamente inquinati. Pesci e frutti di mare, ad esempio, accumulano microplastiche provenienti dall’inquinamento degli oceani. Anche l’acqua in bottiglia e il sale marino possono essere fonti significative di microplastiche. Le bevande in contenitori di plastica e cibi altamente processati imballati in confezioni di plastica sono altri esempi da considerare.

Gli alimenti che non contengono microplastiche

Per fortuna, ci sono alimenti in cui è improbabile trovare microplastiche o che possono offrire benefici contro i loro effetti:

  1. Frutta e verdura fresche: Se coltivate in modo biologico e non imballate in plastica, frutta e verdura rappresentano una scelta sicura. Il loro contenuto di fibre aiuta anche a mantenere un intestino sano, contrastando gli effetti delle microplastiche.
  2. Cereali integrali non confezionati: Acquistare cereali sfusi o in imballaggi ecologici riduce il rischio di contaminazione da microplastiche presenti nelle confezioni di plastica.
  3. Cibi fermentati: Yogurt, kimchi, crauti e cetriolini fermentati contengono probiotici, batteri benefici che possono alleviare i danni causati dalle microplastiche al sistema digestivo. Questi alimenti sono particolarmente utili per mantenere l’equilibrio della flora intestinale.
  4. Acqua filtrata: Bere acqua da fonti sicure, preferibilmente filtrata, può ridurre significativamente l’ingestione di microplastiche rispetto all’acqua in bottiglia.
  5. Legumi secchi: Fagioli, lenticchie e ceci, se acquistati sfusi, non solo sono privi di microplastiche, ma forniscono anche nutrienti essenziali e fibre.

Come le microplastiche influenzano il nostro corpo

Le microplastiche possono attraversare le barriere mucosali dell’intestino, entrando nel flusso sanguigno e provocando infiammazioni. Studi recenti hanno collegato l’esposizione a microplastiche a un aumento delle malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Inoltre, alterano la diversità batterica nel microbioma intestinale, favorendo condizioni come la disbiosi, che può portare a malattie croniche come il diabete e il cancro al colon.

Il ruolo dei probiotici contro le microplastiche

Una soluzione promettente per mitigare gli effetti negativi delle microplastiche, emersa da pochi mesi grazie agli studi della comunità scientifica, è l’uso dei probiotici. Questi microrganismi, presenti in alimenti fermentati come yogurt, crauti, kefir e kimchi, possono aiutare a neutralizzare alcune sostanze tossiche trasportate dalle microplastiche. Ricerche recenti hanno dimostrato che batteri probiotici come il Lactobacillus plantarum possono legarsi a composti nocivi come il BPA (bisfenolo A), degradandoli e riducendo la loro tossicità.

Da una recente e promettente ricerca scientifica è emerso che nei cibi fermentati sono assenti microplastiche e BPA.
Da una recente e promettente ricerca scientifica è emerso che nei cibi fermentati sono assenti microplastiche e BPA.

In uno studio cinese del 2019, l’aggiunta di probiotici a succhi e tè confezionati ha ridotto del 90% le concentrazioni di BPA in un solo giorno. Allo stesso modo, yogurt prodotto con ceppi di Lactobacillus acidophilus e Lactobacillus plantarum è stato in grado di eliminare quasi completamente il BPA dopo 28 giorni di conservazione.

Come scegliere alimenti più sicuri

Ecco alcuni consigli per evitare le microplastiche:

  • Acquista sfuso: Scegli cibi sfusi o con imballaggi sostenibili.
  • Riduci il consumo di pesce e frutti di mare: Opta per fonti proteiche alternative come legumi o carni non processate.
  • Consuma cibi fermentati: Integra alimenti ricchi di probiotici nella tua dieta quotidiana.
  • Evita plastica monouso: Preferisci contenitori in vetro o acciaio inossidabile per conservare e trasportare il cibo.

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