Indice dei contenuti
Un'azienda guadagnò popolarità nel 2018, quando pagò una vacanza di fine anno a Tenerife a tutti i suoi dipendenti. Sei anni dopo, la stessa impresa sta facendo parlare nuovamente di sé, ma per un motivo totalmente diverso.
Era il 2018 quando Pursuit Marketing, un’agenzia di marketing con sede a Glasgow, faceva parlare di sé per un gesto generoso: un viaggio all-inclusive a Tenerife per oltre 40 dipendenti come ricompensa per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi aziendali. A distanza di soli sei anni, il nome dell’azienda torna sulle prime pagine, ma questa volta per un motivo decisamente meno edificante. La società, operante sotto il gruppo 4iCG Ltd, ha chiuso i battenti in modo controverso, licenziando 60 dipendenti senza preavviso e lasciandoli senza stipendio poco prima di Natale.
Un addio amaro comunicato su WhatsApp
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: l'11 dicembre 2024, i dipendenti di Pursuit Marketing hanno ricevuto un messaggio via WhatsApp in cui veniva comunicata la cessazione del loro rapporto di lavoro. Senza alcun incontro ufficiale, email o preavviso, i lavoratori sono stati informati che non avrebbero ricevuto neppure il salario di dicembre. Per molti, questo ha significato affrontare le festività natalizie senza alcuna sicurezza finanziaria.
Come se non bastasse, è emerso che subito dopo aver annunciato i licenziamenti, i dirigenti dell’azienda, tra cui il co-fondatore Robert Copeland e la COO Lorraine Gray, sarebbero volati in Spagna, dove il gruppo aveva una seconda sede nella città di Torremolinos, in provincia di Malaga. La notizia ha alimentato una forte indignazione tra gli ex dipendenti e il pubblico, che ha espresso la propria rabbia sui social media.

Un passato brillante che contrasta con il presente
Il contraccolpo mediatico è amplificato dal contrasto con l’immagine che Pursuit Marketing aveva costruito negli anni. Fondata nel 2011, l’azienda si era guadagnata una reputazione come uno dei migliori ambienti di lavoro a Glasgow, ottenendo premi come SME Employer of the Year e Glasgow’s Best Workplace. Nel 2018, il viaggio premio a Tenerife era stato un momento di celebrazione per l’azienda, con la COO Lorraine Gray che aveva dichiarato: “Volevamo ringraziare il nostro eccezionale team per il duro lavoro, portandoli via dal freddo invernale per una meritata pausa al sole”.
Tuttavia, questo passato scintillante sembra ora un lontano ricordo. L’azienda, che gestiva anche il marchio Your Shortlist, vantava clienti in oltre 32 paesi e si occupava di marketing B2B, telemarketing e design creativo. Ma dietro il successo apparente si nascondevano probabilmente problemi finanziari mai dichiarati.
Reazioni e accuse
Gli ex dipendenti non hanno tardato a far sentire la loro voce, denunciando la gestione spregiudicata della crisi da parte dei vertici aziendali. In messaggi condivisi online, alcuni hanno definito i dirigenti “ciarlatani” e “senza scrupoli”, accusandoli di aver liquidato la società senza assumersi alcuna responsabilità. Un messaggio particolarmente condiviso recitava: “Ho 60 amici e colleghi che non riceveranno lo stipendio di dicembre. Come possono guardarsi allo specchio?”.
Inoltre, gli ex dipendenti hanno segnalato che i tentativi di contattare il dipartimento delle Risorse Umane sono stati inutili: il sito web dell’azienda è stato rimosso, la pagina Facebook cancellata, e i numeri di telefono risultano disattivati.
Liquidazione e supporto ai lavoratori
Il giorno dopo l’annuncio shock, è stato confermato che Pursuit Marketing era entrata in liquidazione. Alistair McAlinden, amministratore delegato di Interpath, l’agenzia incaricata della liquidazione, ha dichiarato che il loro obiettivo prioritario è ora quello di supportare i dipendenti nell’ottenere aiuti dal Redundancy Payments Service, un ente britannico che fornisce assistenza economica in caso di insolvenze aziendali.
Una lezione amara
Questa vicenda è un esempio emblematico di come un’azienda possa passare in pochi anni dall’essere un modello di successo a un simbolo di cattiva gestione. Per i dipendenti, che un tempo erano stati festeggiati con viaggi-premio, il brusco licenziamento rappresenta una fine amara di un capitolo che prometteva ben altro. Al momento resta da vedere quali saranno le conseguenze legali e finanziarie di questa vicenda, che ha lasciato decine di famiglie senza stipendio proprio nel periodo più critico dell’anno.
