Italiano mostra i prezzi del cibo in un supermercato dell'Albania: "Non sono convenienti come pensate"

Fabio Viola, noto content creator italiano, ha attirato l’attenzione del pubblico con un video pubblicato ad agosto 2024 in cui esplora i prezzi dei prodotti alimentari in un supermercato albanese. In piena stagione turistica, Viola ha visitato un punto vendita di grandi dimensioni, ma ha subito notato una cosa insolita: il supermercato era deserto. “Siamo gli unici clienti ed è bello grande”, ha commentato.

Il video si concentra principalmente sui prodotti alimentari italiani, che rappresentano una scelta popolare tra chi cerca un assaggio di casa all’estero. Tuttavia, i prezzi dei prodotti importati si sono rivelati sorprendentemente alti, sfatando l’idea che fare la spesa in Albania sia sempre più conveniente rispetto all’Italia.

Prezzi dei prodotti italiani: un’analisi dettagliata

Fabio ha esaminato diversi prodotti di largo consumo, iniziando dagli spaghetti trafilati al bronzo di una nota marca italiana. Una confezione da mezzo chilo costa 219 Lek, che al cambio attuale equivale a poco più di 2.20€. Un prezzo che, pur non eccessivo, è più alto rispetto a quello italiano, dove spesso si trovano offerte più vantaggiose. I prodotti in scatola, come il tonno, hanno evidenziato differenze ancora più marcate. Quattro scatolette di tonno di una nota catena di supermercati italiana costano 519 Lek, ovvero 5.30€, mentre una confezione di due scatolette più grandi raggiunge i 719 Lek, circa 7.30€. Anche il sugo pronto, molto utilizzato per pasti veloci, non fa eccezione. Il barattolo di sugo all’arrabbiata del marchio del supermercato è venduto a 285 Lek (2.90€), mentre quello di una marca italiana più nota arriva a 349 Lek (3.60€).

Quattro scatolette di tonno prodotte da un noto supermercato costano circa 5.30€
Quattro scatolette di tonno prodotte da un noto supermercato costano circa 5.30€

Non mancano esempi che hanno sorpreso Viola per i prezzi particolarmente alti. I biscotti per la colazione, come i Pandistelle, costano 285 Lek, quasi 3€, mentre un pacco di gallette da mezzo chilo raggiunge i 350 Lek (3.60€). Ma il vero shock è arrivato dal prezzo di una bottiglia da un litro e mezzo di una nota bevanda energetica: 489 Lek, pari a circa 5€. Un costo che supera di gran lunga quello medio in Italia, rendendo chiaro quanto le importazioni possano incidere sui prezzi al dettaglio.

Un pasto economico tra amici: il compromesso di Viola

Nonostante i prezzi elevati, Fabio non ha rinunciato a portare avanti la sua missione: dimostrare che un pasto semplice può essere accessibile anche in Albania. Ha acquistato un pacco di pasta da mezzo chilo e un vasetto di sugo al ragù, preparandosi a cucinare per sé e i quattro amici che lo accompagnavano. “Se siete da soli, non conviene; se siete in compagnia, diventa conveniente: un piatto di pasta 1.50€ a testa, ci sta, ha spiegato.

Nel panorama di prezzi generalmente alti, Fabio ha notato una positiva eccezione: l’acqua minerale. Una cassa da sei bottiglie costa circa 3€, equivalente a 50 centesimi a bottiglia, un prezzo molto simile a quello italiano. Questo dimostra che, nonostante i costi elevati dei prodotti importati, alcuni articoli locali rimangono accessibili.

Le conclusioni: prezzi non così convenienti come si crede

Il video di Fabio Viola ha scatenato dibattiti tra gli spettatori, molti dei quali avevano l’impressione che fare la spesa in Albania fosse generalmente più economico rispetto all’Italia. L’esperienza di Viola, però, ha mostrato una realtà diversa, almeno per quanto riguarda i prodotti italiani e alcuni articoli specifici. Pur riconoscendo che i prezzi possono essere competitivi per chi fa acquisti o pasti condivisi, è evidente che i prodotti importati, specialmente quelli italiani, comportano costi significativi. L'Albania, vista spesso come una meta economica, può riservare sorprese, soprattutto per chi è abituato ai prezzi italiani e cerca prodotti familiari. Lo stesso amico di Viola ha scherzato: "Non è più la Sicilia di un tempo".

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