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Ogni Paese porta con sé una serie di stereotipi sui suoi abitanti, e la Germania non fa eccezione. I tedeschi sono spesso considerati come instancabili lavoratori, rigorosi e precisi. Tuttavia, come dimostra l’esperienza di una giovane straniera che si è trasferita in Germania, queste generalizzazioni non sono sempre accurate.
La giovane argentina, Giselle, ha raccontato la sua esperienza attraverso un video su Instagram, che ha rapidamente raggiunto oltre 67.000 visualizzazioni e acceso un dibattito accanito nei commenti. Nel video, Giselle introduce un termine tedesco che ha colpito molti dei suoi follower: "Krankmeldung". Questo termine si riferisce alla pratica di ottenere una certificazione medica per giustificare l’assenza dal lavoro a causa di malattia. Fin qui, nulla di straordinario. Tuttavia, Giselle ha messo in discussione il mito del lavoratore tedesco instancabile svelando una realtà meno nota: "In Germania, se ti senti male, basta chiamare il tuo datore di lavoro e informarlo che non andrai a lavorare. Poi presenti la Krankmeldung e sei esonerato".
L’abuso della Krankmeldung
Questa pratica, che potrebbe sembrare un modello di tutela del lavoratore, presenta alcune ombre. Giselle ha raccontato che molti dipendenti approfittano della Krankmeldung per evitare di lavorare, anche quando non sono realmente malati. "C'è gente che si sveglia, decide di non voler lavorare quel giorno e chiama il medico per ottenere una certificazione. In questo modo possono restare a casa da una a tre settimane", ha spiegato Giselle.

Un esempio concreto è arrivato dalla stessa esperienza di Giselle: un suo collega è stato assente dal lavoro per due settimane grazie a una Krankmeldung. "La cosa peggiore è stata vederlo al mercato mentre era ufficialmente malato. Era in perfetta salute, ma in ufficio si parlava di come avesse abusato della certificazione". Questo comportamento, a quanto pare, è più comune di quanto si possa pensare, sollevando dubbi sull’etica di alcuni lavoratori e sull’efficacia del sistema.
Reazioni e testimonianze
Il video di Giselle ha generato un grande dibattito tra i suoi follower. Molti hanno condiviso esperienze simili, soprattutto chi lavora in ambiti come la sanità. Una commentatrice, infermiera in un reparto di terapia intensiva in Germania, ha lamentato la difficoltà di coprire le assenze improvvise: "Avvisano senza dare tempo per trovare sostituti e ci ritroviamo in due a gestire un intero reparto. È esaustivo".
Altri utenti hanno aggiunto dettagli interessanti: "Questo succede principalmente con i contratti a tempo indeterminato", ha scritto un utente, mentre un altro ha ironizzato: "I miei colleghi tedeschi si ammalano almeno una volta al mese". Questi commenti sottolineano come, nonostante il sistema sembri progettato per tutelare i lavoratori, venga talvolta sfruttato in maniera eccessiva.
Una questione culturale?
La pratica della Krankmeldung evidenzia alcune differenze culturali tra Germania e altri Paesi. In Italia, per esempio, ottenere un certificato medico può essere più complicato, e il timore di conseguenze sul lavoro spesso trattiene i dipendenti dal prendersi giorni di malattia. In Germania, invece, il sistema sembra favorire un maggiore equilibrio tra lavoro e salute, anche se lascia spazio ad abusi. Giselle, pur criticando chi ne approfitta, non si è detta contraria al principio della Krankmeldung. "Sono a favore delle tutele per i lavoratori - ha dichiarato - ma non è giusto abusarne. Così facendo, si penalizzano i colleghi che rimangono a gestire il carico di lavoro extra".
