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L'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, regolare e comprendere le proprie emozioni, oltre a empatizzare con quelle degli altri. Chi possiede un'alta intelligenza emotiva è consapevole di sé stesso, aperto al confronto e in grado di creare legami profondi e duraturi. Al contrario, chi ne è carente fatica a cogliere i segnali sociali e a instaurare relazioni solide.
Secondo la psicologa di Harvard Dr. Cortney Warren, ci sono frasi che le persone con bassa intelligenza emotiva tendono a dire con frequenza. Questi modi di esprimersi rivelano una mancanza di empatia, consapevolezza e capacità di riflessione. Ecco le cinque più comuni e come evitarle.
1. “Non cambio: sono fatto così”
Affrontare critiche o suggerimenti può essere difficile, ma è essenziale per crescere. Chi possiede una buona intelligenza emotiva è consapevole che migliorare è un processo continuo, che richiede riflessione e volontà di evolversi. Al contrario, chi rifiuta ogni forma di cambiamento usando frasi come: "Sono fatto così" dimostra una chiusura mentale e una scarsa consapevolezza del proprio impatto sugli altri. Invece di trincerarsi dietro questa affermazione, Dr. Warren suggerisce di dire: "Devo riflettere su quello che mi stai dicendo. Voglio essere aperto alle critiche, anche se mi risulta difficile sentirle".

Questa apertura permette non solo di migliorare sé stessi, ma anche di rafforzare i rapporti con gli altri.
2. “È colpa tua se mi sento così”
Le persone con una bassa intelligenza emotiva tendono a incolpare gli altri per come si sentono, evitando di prendersi la responsabilità delle proprie emozioni. Tuttavia, chi è emotivamente intelligente sa che i sentimenti nascono dalle proprie percezioni e interpretazioni, non dalle azioni altrui. Dire: "È colpa tua" denota immaturità e incapacità di gestire le proprie emozioni in modo responsabile. Invece, una risposta più empatica potrebbe essere: "Mi sento molto emozionato in questo momento. La mia percezione della situazione è che..."
Questa alternativa consente di esprimere i propri sentimenti senza accusare l’altro, favorendo una comunicazione più costruttiva.
3. “Per me hai torto”
Un altro segno di scarsa intelligenza emotiva è l’incapacità di vedere le cose da un punto di vista diverso dal proprio. Persone con bassa intelligenza emotiva tendono a giudicare le opinioni altrui come sbagliate senza considerare che esistono prospettive differenti. Quando si affrontano conflitti, è fondamentale ascoltare e cercare di capire l'altro, anche se non si è d'accordo. Dire: "Hai torto" è una risposta rigida che blocca ogni possibilità di dialogo.
Dr. Warren consiglia di sostituirla con: "Voglio capire la tua prospettiva, anche se non la vedo come te. Puoi spiegarmi meglio come ti senti?". Questa frase apre la porta a una conversazione rispettosa e stimolante.
4. “Smetti di fare la pazza”
Etichettare qualcuno come "pazzo" o "esagerato" è una delle cose più dannose che si possa dire. Questa frase minimizza i sentimenti dell'altro, invalidandoli e creando una barriera nella comunicazione. Le emozioni, anche se a volte appaiono irrazionali, derivano sempre da esperienze o ferite profonde.
Invece di alimentare il conflitto, una risposta più empatica potrebbe essere: "Capisco che stai vivendo un momento difficile. Anche se senti che io sono la causa del tuo disagio, credo che le tue emozioni possano essere legate a qualcosa di più profondo. Cosa ne pensi?". Questo approccio aiuta a calmare la situazione e a creare uno spazio per una comunicazione sincera.
5. “I tuoi sentimenti sono irrazionali”
Dire a qualcuno che i suoi sentimenti sono irrazionali è una delle affermazioni più invalidanti. Ogni emozione è valida, anche quando non è facile da capire o accettare. Liquidare i sentimenti altrui come "sbagliati" non fa altro che aumentare la distanza emotiva tra le persone.
Un'alternativa più rispettosa è: "Capisco che provi emozioni forti in questo momento, e voglio cercare di capire meglio. Puoi spiegarmi cosa ti sta facendo sentire così?". Questa frase trasmette rispetto e apertura, invitando l’altro a esprimersi senza timore di giudizi.
