A quale età i bambini iniziano a mentire: i risultati di uno studio pediatrico

La capacità di mentire nei bambini è un fenomeno intrigante che ha catturato l’interesse di molti ricercatori. Gli studi scientifici hanno analizzato sia la frequenza che le ragioni e le abilità cognitive alla base di questo comportamento. Un’importante ricerca pubblicata su Acta Psychologica ha rivelato che l’abilità di mentire si sviluppa con l’età, raggiungendo un picco durante l’adolescenza, mentre i giovani adulti (18-29 anni) risultano essere i più abili a mentire efficacemente.

Quando iniziano a mentire i bambini?

Secondo il dottor Kang Lee, direttore dell’Istituto di Studio Infantile dell’Università di Toronto, la capacità di mentire inizia già a due anni, anche se è limitata. Soltanto il 20% dei bambini di questa età mente, spesso in modo semplice e legato a bisogni immediati. Tuttavia, questa percentuale cresce significativamente con l’età: a quattro anni, il 90% dei bambini è già capace di mentire. Questo comportamento è strettamente legato allo sviluppo della teoria della mente, ovvero la capacità di comprendere che le altre persone hanno pensieri, desideri e percezioni diversi dai propri.

Un esperimento emblematico condotto dal dottor Lee ha coinvolto bambini piccoli, ai quali veniva chiesto di non guardare un giocattolo posizionato dietro di loro mentre il ricercatore lasciava la stanza. Al suo ritorno, i bambini venivano interrogati sull’accaduto, e le loro risposte venivano confrontate con le registrazioni video. Questo metodo ha permesso di analizzare la frequenza delle menzogne e le strategie utilizzate dai bambini per sostenere le loro storie.

Perché i bambini mentono?

Le menzogne infantili rappresentano una tappa fondamentale nello sviluppo cognitivo e sociale. I bambini iniziano a mentire quando acquisiscono abilità avanzate di controllo esecutivo e manipolazione delle informazioni. Questo include la capacità di inibire la verità e creare una narrazione alternativa coerente. Secondo il dottor Lee, la capacità di mentire non è necessariamente un segnale negativo, ma piuttosto un indicatore di sviluppo cognitivo avanzato.

Un altro fattore che influenza la tendenza a mentire è l’ambiente familiare. La professoressa Victoria Talwar, dell’Università McGill, ha sottolineato che i bambini cresciuti in contesti punitivi o autoritari tendono a mentire più frequentemente e in modo più sofisticato. Questo comportamento è spesso un mezzo per evitare punizioni o reprimende severe. In questi casi, il ricorso alla menzogna può essere visto come un’adattamento a un ambiente percepito come minaccioso.

L’adolescenza: il picco della menzogna

Gli studi indicano che la frequenza delle menzogne raggiunge il massimo durante l’adolescenza, con una media di 2,8 menzogne al giorno. Questo comportamento è strettamente correlato allo sviluppo del lobo prefrontale, una regione del cervello che continua a maturare fino ai 25 anni. Il lobo prefrontale è responsabile del controllo degli impulsi, della pianificazione e della manipolazione delle informazioni — tutte abilità essenziali per mentire con successo.

Un essere umano inizia a mentire da bambino: a 4 anni già in moltissimi lo fanno; l'adolescenza è il periodo in cui le menzogne sono in assoluto più frequenti
Un essere umano inizia a mentire da bambino: a 4 anni già in moltissimi lo fanno; l'adolescenza è il periodo in cui le menzogne sono in assoluto più frequenti

Secondo il coautore dello studio, Bruno Verschuere, mentire efficacemente richiede un controllo esecutivo avanzato che consente di sopprimere la verità rapidamente e di evitare segnali di inganno, come esitazioni o contraddizioni. Durante l’adolescenza, le menzogne diventano più sofisticate e spesso vengono utilizzate per proteggere la propria privacy, evitare conseguenze o affermare l’indipendenza.

Come prevenire le menzogne problematiche

Non tutte le menzogne sono uguali: alcune possono essere innocue, mentre altre possono indicare difficoltà emotive o problemi relazionali. Gli esperti consigliano un approccio educativo che enfatizzi la comunicazione aperta e la sincerità. La professoressa Talwar suggerisce di incoraggiare i bambini a essere onesti, anche quando dire la verità potrebbe essere difficile. Un ambiente familiare supportivo e non punitivo aiuta i bambini a sentirsi sicuri nell’esprimere i propri sentimenti senza ricorrere all’inganno.

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