Cosa pensano i cani quando non ci vedono per giorni? La risposta secondo la scienza

Chiunque abbia un cane sa quanto questi animali siano affettuosi e legati ai loro umani. Ma cosa succede nella mente di un cane quando il suo proprietario è assente per giorni? Prova tristezza? Si sente abbandonato? La scienza ha cercato di rispondere a queste domande attraverso vari studi sul comportamento canino.

Uno degli aspetti fondamentali per capire cosa provano i cani quando non ci vedono per giorni è, prima di tutto, comprendere come percepiscono il tempo. Secondo uno studio pubblicato su Applied Animal Behaviour Science, i cani sono in grado di distinguere la durata delle assenze umane. I ricercatori hanno scoperto che, dopo due ore di separazione, i cani mostravano segni evidenti di eccitazione e affetto quando rivedevano i loro proprietari. Tuttavia, questa reazione aumentava in modo significativo dopo periodi più lunghi di assenza, suggerendo che i cani percepiscono il tempo, sebbene in modo diverso rispetto agli esseri umani.

L’attaccamento emotivo e la memoria affettiva

Uno degli studi più rilevanti sull’attaccamento canino è stato condotto dall'Università di Uppsala, in Svezia, e ha confermato che i cani sviluppano un legame emotivo simile a quello di un bambino nei confronti dei genitori. Questo legame si basa sulla memoria affettiva, ovvero la capacità di ricordare esperienze passate e associarle a emozioni specifiche.

I cani "capiscono" l'assenza dei loro padroni e manifestano tutta la loro felicità quando li rivedono.
I cani "capiscono" l'assenza dei loro padroni e manifestano tutta la loro felicità quando li rivedono.

Ciò significa che quando un cane non vede il suo umano per giorni, non solo si accorge dell’assenza, ma potrebbe anche provare un senso di nostalgia. Alcuni esperimenti hanno mostrato che i cani che vengono lasciati soli per periodi prolungati possono manifestare segni di ansia da separazione, come ululare, girare in tondo o restare vicino alla porta in attesa del ritorno del proprietario.

L’olfatto gioca un ruolo chiave

Un altro studio, condotto dall'Università di Emory, ha dimostrato che l'olfatto è uno dei principali strumenti che i cani utilizzano per riconoscere il loro proprietario. Attraverso l’uso della risonanza magnetica funzionale (fMRI), i ricercatori hanno scoperto che il cervello dei cani risponde in modo particolarmente attivo agli odori familiari. Questo suggerisce che, anche dopo giorni di separazione, i cani sono in grado di riconoscere il loro umano non solo visivamente ma anche attraverso l’odore, suscitando in loro emozioni positive.

Cosa provano i cani quando il proprietario torna?

Dopo un'assenza prolungata, il ritorno del proprietario è un momento di grande emozione per il cane. Diversi esperimenti hanno dimostrato che i cani manifestano gioia in modi evidenti: scodinzolano vigorosamente, saltano, emettono suoni di felicità e, in alcuni casi, si emozionano a tal punto da piangere di gioia. Questo comportamento è stato osservato e documentato in molte ricerche sul comportamento animale, che confermano come il legame tra cane e proprietario sia profondo e basato su un affetto autentico.

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