Nutrizionista italiana svela 3 segreti che "nessuno dice" sui cibi fritti

Quando si parla di cibi fritti, la reazione della maggior parte delle persone è di paura e preoccupazione. Spesso associati a un eccessivo apporto calorico, all’aumento di peso e a potenziali rischi per la salute, i fritti sono demonizzati nella maggior parte delle diete. Tuttavia, la nutrizionista italiana Federica Sacco ha deciso di fare chiarezza sull’argomento attraverso un video dal titolo: “3 segreti che nessuno dice sui cibi fritti”.

Nel video, la dottoressa Sacco introduce una statistica secondo cui il 91% delle donne avrebbe "paura" di consumare cibi fritti, anche se non è chiaro quale sia la fonte di questo dato. Tuttavia, sottolinea che questa paura non è sempre giustificata: il fritto non è necessariamente un pericolo per la linea o per la salute, a patto di seguire alcune regole fondamentali.

1. I cibi fritti non fanno sempre ingrassare

Uno dei miti più diffusi è che i cibi fritti siano automaticamente responsabili dell’aumento di peso. La dottoressa Sacco spiega che non è il fritto in sé a far ingrassare, ma il contesto in cui viene consumato. Se inserito in un regime alimentare equilibrato e abbinato a una dieta varia e bilanciata, un piatto fritto ogni tanto non compromette il peso corporeo.

Ciò che conta, sottolinea la nutrizionista, è la quantità e la frequenza con cui si consuma il fritto. Mangiarlo occasionalmente (una volta a settimana in totale), soprattutto se preparato con accorgimenti corretti, non rappresenta un ostacolo al mantenimento del peso forma. Al contrario, è l'eccesso calorico giornaliero complessivo a determinare l’aumento di peso, indipendentemente dalla fonte delle calorie.

2. Il fritto non è sempre più calorico rispetto ad altri metodi di cottura

Un'altra rivelazione sorprendente riguarda l’apporto calorico del fritto rispetto ad altri metodi di cottura. Spesso si crede che friggere significhi aggiungere molte più calorie rispetto, ad esempio, alla cottura al forno o alla griglia. Tuttavia, non è sempre così.

La nutrizionista Federica Sacco ha pubblicato un video in cui elenca 3 "segreti" sui cibi fritti.
La nutrizionista Federica Sacco ha pubblicato un video in cui elenca 3 "segreti" sui cibi fritti.

La dottoressa spiega che una frittura eseguita correttamente può risultare meno calorica di altri piatti apparentemente più “leggeri”. Ad esempio, un piatto gratinato con formaggi e burro potrebbe avere un contenuto calorico superiore rispetto a una frittura eseguita a regola d’arte. Se si utilizza l’olio giusto, si mantiene la temperatura adeguata e si evita di lasciare l’alimento immerso nell’olio per troppo tempo, l’assorbimento di grassi è inferiore a quanto si possa pensare.

3. Il fritto non è sempre dannoso per la salute

L’ultimo punto affrontato dalla nutrizionista riguarda la qualità del fritto e il suo impatto sulla salute. Molti credono che qualsiasi alimento fritto sia inevitabilmente dannoso, ma la realtà è più sfumata.

La chiave per una frittura “sana” sta nella scelta dell’olio e nella tecnica di cottura. Utilizzare oli stabili ad alte temperature, come l’olio extravergine d’oliva, aiuta a ridurre la formazione di sostanze nocive come l’acrilammide. Inoltre, friggere alla temperatura giusta, intorno ai 180°C, permette di evitare che l’olio si degradi, riducendo così il rischio di composti dannosi per l’organismo.

La dottoressa Sacco sottolinea anche l’importanza di non riutilizzare l’olio troppe volte, poiché questo processo porta alla formazione di radicali liberi e altre sostanze tossiche. Se si rispettano queste accortezze, il fritto può essere consumato con maggiore tranquillità e senza eccessivi sensi di colpa.

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