Sebbene la globalizzazione sia finita, gli effetti continuano a farsi sentire. Ogni anno, milioni di studenti giovanissimi, giovani e meno giovani si trasferiscono all'estero per approfondire le proprie conoscenze, adattandosi a una nuova cultura, una nuova lingua e nuove abitudini. Tra questi, un giovane studente spagnolo ha condiviso la sua esperienza di scambio in Svizzera su Instagram, rivelando una realtà ben diversa da quella che si aspettava.
Il suo racconto ha rapidamente attirato l'attenzione, considerando che la Svizzera è spesso descritta - e talvolta lo confermano studi ufficiali - come uno dei paesi più felici e con la migliore qualità della vita. Tuttavia, la sua esperienza non ha rispecchiato questa immagine idilliaca. Nel suo video, il ragazzo esprime sorpresa per l'atteggiamento dei suoi compagni di classe, definendoli "troppo freddi e distanti". Secondo lui, dall'inizio dell'anno scolastico ad agosto, ha notato una quasi totale assenza di interazione tra gli studenti svizzeri.

"In classe regna un silenzio assoluto, anche quando i professori fanno domande. Nessuno risponde, nessuno parla. Vi prego, comunicate!", racconta con incredulità. Il giovane sottolinea che in Spagna è abituato a un ambiente scolastico più dinamico, dove gli studenti partecipano attivamente e chiacchierano tra di loro. Anche durante le pause la situazione non migliora. "I ragazzi preferiscono stare attaccati ai loro telefoni piuttosto che conversare con chi hanno accanto. Sono amareggiato", osserva. Pur riconoscendo che non ci si aspetta che si parli costantemente, si dice stupito dalla totale mancanza di spontaneità e interazione sociale tra i giovani svizzeri.
Lo studente spagnolo amareggiato dalla Svizzera
Un altro aspetto della vita in Svizzera che lo ha lasciato perplesso riguarda le abitudini sociali del fine settimana. Mentre in altri paesi i giovani si ritrovano nei locali o nelle piazze, in Svizzera sembra esserci una tradizione insolita: radunarsi nei boschi per bere alcolici. "Si mettono in cerchio, come se fosse un rituale strano. Comprano bottiglie di alcolici e di bevande zuccherate, poi mischiano tutto. È una sorta di ‘botellón’, ma senza divertimento", racconta con ironia, facendo riferimento alla tradizione spagnola di ritrovarsi in gruppo all’aperto per bere in compagnia.
Nonostante le difficoltà di adattamento, il giovane riconosce che la Svizzera offre comunque una qualità della vita elevata e servizi eccellenti, ma la sua esperienza dimostra come l'integrazione culturale possa essere complessa e non sempre conforme alle aspettative. Il suo racconto ha generato un acceso dibattito tra gli utenti di Instagram, con molti che hanno condiviso esperienze simili e discusso sulle differenze culturali tra i vari paesi europei.
Questa testimonianza mette in luce un aspetto spesso trascurato della vita all'estero: nonostante un paese possa avere ottime statistiche sulla qualità della vita, ciò non significa necessariamente che tutti troveranno facile ambientarsi. Le aspettative culturali, le abitudini sociali e persino il modo di interagire possono variare notevolmente da un luogo all'altro, rendendo l’esperienza di ogni studente unica e soggettiva.
