Islanda, entra in un supermercato e mostra i prezzi (molto alti) degli alimentari

L'Islanda è una delle mete più amate dagli appassionati di natura selvaggia ed escursioni. Con i suoi paesaggi mozzafiato, tra geyser, cascate imponenti, vulcani attivi e ghiacciai maestosi, l'isola rappresenta un vero paradiso per gli amanti dell'avventura. Le lunghe giornate estive con il sole di mezzanotte e l'inverno dominato dall'aurora boreale rendono l'Islanda una destinazione unica e affascinante.

Tuttavia, vivere o viaggiare in Islanda comporta anche delle sfide, soprattutto dal punto di vista economico. Il costo della vita è tra i più alti d'Europa e i prezzi nei supermercati rispecchiano questa realtà. Le ragioni di questi costi elevati sono molteplici: l'Islanda importa gran parte dei suoi prodotti alimentari a causa del clima rigido, che limita l'agricoltura locale. Inoltre, la manodopera è ben retribuita, e le tasse elevate contribuiscono ad aumentare i prezzi al dettaglio.

Quanto costa fare la spesa in un supermercato islandese?

Un esempio concreto di quanto sia costoso fare la spesa in Islanda è stato condiviso su Instagram dall'utente statunitense kyanasue, che vive nel paese nordico con il suo compagno islandese. Nel video pubblicato sul social, mostra i prezzi di alcuni prodotti alimentari di un supermercato di medie dimensioni. Secondo kyanasue, i prezzi non sarebbero eccessivamente alti, con l'eccezione della carne. Tuttavia, molti utenti non sono d'accordo con lei. Ecco alcuni esempi di prezzi riportati nel video:

  • Succo d'arancia (1 litro): 2.94$, ovvero circa 2.80€.
  • Bacon (200 grammi): 6.38$, ovvero 6.25€.
  • Petto di pollo (500 grammi): quasi 20 dollari, un prezzo estremamente elevato.
  • Latte (1 litro): 1.55$, un prezzo piuttosto accessibile.
  • Burro d'arachidi (400 grammi): 4.25$, un costo nella media.
  • Mix per pancake: 2.83$, ovvero circa 2.70€.
  • Uova (12 pezzi): 5€, un prezzo leggermente alto rispetto alla media europea.
  • Philadelphia (200 grammi): oltre 4.80€, un costo decisamente alto per un formaggio cremoso.
  • 12 lattine di Pepsi: 7.30€, un prezzo considerato onesto rispetto ad altri prodotti.
  • Busta di Doritos: circa 2€, un costo che non si discosta troppo dagli standard europei.
Due prodotti alimentari di largo consumo in Islanda e i relativi prezzi in dollari statunitensi (praticamente uguali all'Euro)
Due prodotti alimentari di largo consumo in Islanda e i relativi prezzi in dollari statunitensi (praticamente uguali all'Euro)

L'elevato prezzo della carne in Islanda si deve principalmente alle rigide normative locali che proteggono l'agricoltura islandese e limitano l'importazione di carne straniera, mantenendo così un'offerta ridotta e costi più alti per i consumatori. Anche se alcuni prodotti risultano accessibili, il costo complessivo della spesa in Islanda è notevolmente più alto rispetto ad altri paesi europei, rendendo necessaria una buona pianificazione finanziaria per chi decide di vivere o viaggiare nel paese nordico. Chiaramente esistono beni alimentari non importati a prezzi decisamente più bassi.

Tra questi spiccano il pesce fresco, abbondante grazie alla pesca locale, e i latticini, come skyr e latte, che beneficiano di un'industria casearia sviluppata. Anche le patate e alcune verdure coltivate in serre geotermiche, come cetrioli e pomodori, hanno prezzi relativamente contenuti rispetto ai prodotti importati. Il pane di segale e altri prodotti da forno islandesi risultano spesso più economici, così come alcuni cereali locali. In generale, tutto ciò che viene prodotto internamente costa meno rispetto agli alimenti importati, che subiscono rincari dovuti a trasporto e tasse.

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