Italiani visitano il supermercato più a nord del mondo (Isole Svalbard) e trovano alimenti stranissimi

Sara Rimondi e Lorenzo Amorosi, una coppia di italiani appassionati di viaggi e noti sul web come TheTravelization, hanno recentemente pubblicato un video affascinante che ha suscitato molta curiosità tra gli utenti. I due hanno visitato Longyearbyen, la cittadina più a nord del mondo, situata nell'arcipelago delle Svalbard (appartenenti alla Norvegia), con meno di 1500 abitanti. Il loro obiettivo? Scoprire cosa si può acquistare nell’unico supermercato della città, considerando le difficoltà legate alla distanza e alle condizioni climatiche estreme che ostacolano i rifornimenti.

Appena arrivati al supermercato, una prima sorpresa: sulla porta d’ingresso è affisso un grande adesivo che segnala l'ingresso di divieto l’ingresso con armi da fuoco, una misura di sicurezza necessaria in un territorio dove gli orsi polari sono una presenza reale e pericolosa.

Tra gli scaffali, Sara e Lorenzo iniziano la loro esplorazione dagli alimenti più comuni per un italiano, come il pane. Qui trovano una baguette di pane ‘Sourdough’, ovvero un pane a lievitazione naturale ottenuto tramite fermentazione di lieviti e batteri presenti nell’ambiente. Il prezzo? Ben 5,50€. Non proprio economico, ma comprensibile date le difficoltà di approvvigionamento.

I cibi più strani che si trovano nel supermercato più a nord del mondo

Proseguendo nel reparto dei salumi, la coppia si imbatte in qualcosa di insolito: un salame di cervo, venduto a un prezzo sorprendente di 52€. Un costo elevato che riflette la rarità e il metodo di produzione di questa specialità locale.

Un altro dettaglio che colpisce Sara è la quantità di scaffali vuoti, soprattutto quelli destinati a frutta e verdura. A causa di una tempesta di neve avvenuta pochi giorni prima, molti rifornimenti non sono arrivati, lasciando gli scaffali delle banane e di altri prodotti completamente deserti. L’unica eccezione? Qualche testa di insalata, sopravvissuta ai disagi climatici.

Ma è nel reparto surgelati che il supermercato rivela le sue vere stranezze per un occhio italiano. Tra i prodotti più curiosi, spiccano i filetti di carne di balena, venduti a 10€ per tre piccole bistecche. Una specialità delle regioni nordiche che suscita spesso dibattiti etici e culturali. Accanto alla carne di balena, si trova anche l’arrosto di alce, proposto al prezzo di 40€ al chilo.

Un altro elemento distintivo dei supermercati delle Svalbard è la presenza di cibi liofilizzati, ideali per le escursioni e per chi si avventura nel gelo artico. Una busta da circa 200 grammi di cous cous o di zuppa di pollo viene venduta a 16€, un prezzo alto ma giustificato dall’estrema praticità di questi prodotti in un ambiente così ostile.

Per concludere il loro tour, Sara e Lorenzo si concentrano sui prodotti italiani disponibili sugli scaffali. Scoprono una confezione monoporzione di tortellini da 350 grammi venduta a 4€, un prezzo non eccessivo considerando il contesto. Ma il vero colpo di scena arriva con gli “spaghetti alla Capri” in scatola, una versione preconfezionata di un classico piatto italiano, venduta a 5€.

Nel supermercato più a nord del mondo si trovano anche piatti italiani riadattati al gusto dei norvegesi.
Nel supermercato più a nord del mondo si trovano anche piatti italiani riadattati al gusto dei norvegesi.

Questa incursione nell’unico supermercato di Longyearbyen ha offerto uno spaccato affascinante sulla vita quotidiana in una delle zone più remote del pianeta. Il costo elevato degli alimenti e la presenza di prodotti insoliti per un italiano riflettono le difficoltà logistiche e culturali di vivere in un luogo così estremo. Per i viaggiatori curiosi come Sara e Lorenzo, però, ogni scoperta è un’avventura da raccontare.

 

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