Un content creator italiano specializzato in vini ha provato un vino rarissimo prodotto in Transilvania. Ogni anno non vengono prodotte più di 500 bottiglie e la storia del suo vitigno è molto affascinante.
La Transilvania ha sempre avuto un'aura di mistero, soprattutto per gli europei. Questa regione della Romania è profondamente legata alla leggenda di Dracula e ai castelli gotici avvolti nella nebbia, che alimentano un immaginario fatto di vampiri, superstizioni e storie oscure. Le sue montagne imponenti e le foreste secolari contribuiscono a questa atmosfera, rendendola un luogo affascinante e senza tempo. Tuttavia, oltre ai racconti e alla sua storia avvolta nel mistero, la Transilvania è anche una terra di tradizioni enogastronomiche uniche, che affondano le radici in epoche lontane.
Uno degli esempi più sorprendenti di questo patrimonio è il raro vitigno "Grunspitz", che ha attirato l'attenzione del content creator italiano Andrea Zigrossi (@winetrotter), esperto di degustazioni di vino. Durante un suo viaggio alla scoperta dei tesori nascosti della viticoltura europea, Zigrossi ha visitato Beltiug, un piccolo villaggio di appena 3.000 residenti situato tra le montagne della Romania. Qui, la sensazione predominante è quella di un luogo sospeso nel tempo. "Qui è come se il tempo si fosse fermato nel Novecento", assicura Zigrossi, mostrando nel suo breve reel un paesino dove il cemento è quasi assente e le abitazioni, spesso malmesse o abbandonate, trasmettono un senso di immobilità storica.
Il vino rarissimo (e antico) della Transilvania
Nel cuore di Beltiug si trova un luogo simbolo del paese, la cappella del villaggio, ma a pochi metri da essa sorge un'autentica gemma della tradizione vinicola: la cantina storica "Nachbil". Questa piccola realtà è una delle uniche due in tutta la Romania ad aver salvato il vitigno autoctono Grunspitz dall'estinzione. Con una superficie vitata di appena mezzo ettaro, la produzione di questo vino è estremamente limitata, arrivando a malapena a 500 bottiglie l'anno.
Il Grunspitz si distingue per una particolarità unica: è un vino orange, ovvero un vino bianco vinificato con macerazione sulle bucce, il che gli conferisce il caratteristico colore arancione. Zigrossi ha avuto l'opportunità di assaggiarlo e ne è rimasto entusiasta: "È uno dei vini naturali più incredibili che abbia mai assaggiato, rinfrescante, leggero e dalla spiccata mineralità". Un'esperienza sensoriale fuori dal comune che combina storia, tradizione e natura in un sorso indimenticabile.

Nei commenti al suo post, in molti hanno chiesto informazioni sul prezzo del vino, ma il content creator non ha risposto a questa domanda. Tuttavia, facendo una ricerca online, si scopre che le bottiglie di Grunspitz hanno prezzi piuttosto accessibili, oscillando tra i 20 e i 30 euro. Un costo sorprendentemente basso per un vino così raro e prezioso, che racconta una storia secolare e rappresenta una delle ultime testimonianze di un patrimonio vitivinicolo quasi dimenticato.
La Transilvania non è solo il regno delle leggende oscure, ma anche una terra di tradizioni uniche che meritano di essere riscoperte. Il viaggio di Andrea Zigrossi a Beltiug è la prova che, anche nei luoghi più remoti e meno conosciuti, si nascondono autentici gioielli del gusto, capaci di regalare emozioni inaspettate a chiunque abbia il desiderio di esplorare e sperimentare qualcosa di nuovo.
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