Va in un supermercato di Dubai e mostra quanta verdura riesce a comprare con 13€

Quando si pensa a Dubai, le prime immagini che vengono in mente sono grattacieli futuristici, hotel di lusso e auto sportive sfreccianti. La metropoli degli Emirati Arabi Uniti è infatti sinonimo di sfarzo e modernità, ma com’è vivere quotidianamente in una città così? Qual è il costo della vita, in particolare per beni di prima necessità come frutta e verdura? A rispondere a questa domanda è Alessia Sheglova, che vive a Dubai da 30 anni e lavora da 16 nel settore immobiliare.

Attraverso un video condiviso sui social, Alessia ha voluto mostrare quanto sia possibile acquistare con una banconota da 50 Dirham, che al cambio di febbraio 2025 equivale esattamente a 13 euro. Con il supporto di un dipendente di un supermercato locale, la content creator ha selezionato una serie di verdure comuni e altre meno conosciute in Italia, mostrando prezzi che, in alcuni casi, risultano sorprendentemente convenienti.

Dubai non è certamente nota per la sua produzione agricola locale, data la scarsità d’acqua e le alte temperature che caratterizzano la regione. Eppure, grazie all’importazione da Paesi asiatici e europei, i supermercati sono ben forniti di frutta e verdura a prezzi accessibili. Ecco cosa ha scoperto Alessia durante la sua spesa:

  • Mini cetrioli: molto apprezzati nelle insalate locali e nelle cucine asiatiche, hanno un prezzo di 1,50€ al chilogrammo. Considerata la freschezza e la qualità dei prodotti esposti, il prezzo è decisamente concorrenziale rispetto a quello dei supermercati europei.
  • Peperoni: spesso considerati costosi in molte parti del mondo, qui hanno un costo di appena 1,30€ al chilo. Una piacevole sorpresa per chi ama cucinarli grigliati o in umido.
  • Zucchine: un alimento versatile e presente in numerose ricette italiane e mediorientali. Nel supermercato scelto da Alessia, il prezzo è di soli 1€ al chilogrammo.
  • Zucca amara: poco conosciuta in Italia ma molto diffusa in Asia per le sue proprietà benefiche e il sapore unico. Anche in questo caso, il costo è più che abbordabile: poco più di 1€ al chilo.
  • Pomodori: notoriamente più cari a Dubai rispetto ad altri ortaggi, ma nel punto vendita visitato, i pomodori erano disponibili a 1,30€ al chilogrammo.
Con 13€, la content creator ha potuto acquistare un cestino di verdure ricco in un supermercato di Dubai.
Con 13€, la content creator ha potuto acquistare un cestino di verdure ricco in un supermercato di Dubai.

Un cestino pieno di verdure con soli 13 euro

Alla fine del video, Alessia mostra con orgoglio il cestino della sua spesa: un assortimento colorato e variegato di verdure, tutte acquistate con soli 50 Dirham (13 euro). La selezione comprende mini cetrioli, peperoni, zucchine, pomodori e la famosa zucca amara, a testimonianza del fatto che, pur vivendo in una delle città più costose al mondo, è possibile fare una spesa di qualità a prezzi accessibili.

Questo risultato è ancor più significativo se si considera che gli Emirati Arabi Uniti importano la maggior parte della frutta e verdura da Paesi come India, Pakistan, Turchia e Paesi Bassi. Nonostante le spese legate al trasporto e alla logistica, il governo emiratino e le catene di supermercati cercano di mantenere i prezzi competitivi per garantire ai residenti l’accesso a prodotti freschi e salutari.

Quanto costa la verdura in Italia? Il confronto con Dubai

Per avere un quadro più chiaro, è interessante confrontare questi prezzi con quelli medi italiani. Secondo i dati dell’ISTAT relativi al 2024, in Italia:

  • I peperoni si aggirano in media sui 2,50€ al chilo.
  • I pomodori variano tra 2 e 3€ al chilo, a seconda della qualità e della regione.
  • Le zucchine hanno un prezzo medio di 1,80-2,20€ al chilo.
  • I cetrioli partono da 1,80€ al chilo, mentre i mini cetrioli possono superare i 2,50€.

Se confrontiamo questi dati con i prezzi di Dubai riportati da Alessia, scopriamo che la metropoli emiratina offre in molti casi verdure a costi più bassi rispetto all’Italia, nonostante la necessità di importazione. Questo è reso possibile grazie a politiche commerciali favorevoli e a una rete logistica efficiente.

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