Italo-cinese prova il cibo italiano in Cina: cosa ha preso e quanto ha pagato

Mangiare italiano in Cina può sembrare una scelta insolita, soprattutto quando ci si trova in un Paese con una delle cucine più variegate e gustose al mondo. Ma è proprio questa curiosità che ha spinto Valentino Jang, content creator italo-cinese, a sedersi al tavolo di un ristorante italiano durante la sua vacanza in Cina.

Pur non specificando in quale città si trovi, il video che ha registrato mostra chiaramente l’interno di un locale della catena internazionale Pizza Hut, presente in tutti e cinque i continenti e in diversi paesi europei ma non in Italia. "Con tutto il cibo delizioso che c'è qui in Cina, provare quello italiano è forse una cosa stupida, ma io lo faccio per la scienza", ironizza Jang all'inizio del video. L’esperimento culinario parte subito con la scelta di tre piatti simbolo della cucina italiana: spaghetti, lasagna e pizza. Tuttavia, come spesso accade con la cucina internazionale adattata ai gusti locali, le versioni cinesi di questi piatti si discostano notevolmente dalle ricette tradizionali.

Primo piatto: spaghetti (o quasi)

Il primo piatto ordinato è indicato sul menù come "spaghetti". La pasta in sé sembra italiana, ma il condimento racconta tutt’altra storia. Nel piatto, oltre a dei pomodorini, compaiono cipolla, pollo e una salsa marrone che lascia pochi dubbi sull’uso della fish sauce, tipico condimento asiatico a base di pesce fermentato. "Molto buoni," commenta Jang mentre assaggia la pasta, attribuendole un voto di 7 pieno. Più severa la sua fidanzata italiana, presente al tavolo: "Sono noodles, non sono male ma di italiano non hanno niente". Ed effettivamente, il sapore richiama più i sapori orientali che quelli del classico piatto mediterraneo.

Secondo piatto: la lasagna... di riso

Il secondo piatto porta la sorpresa più grande: una lasagna a base di riso. Nella parte superiore ci sono sugo di pomodoro e mozzarella, ma appena vi si affonda un cucchiaio compare uno strato di riso bianco. "Anche questa non è male, è piuttosto dolciastra", dice Valentino, che le assegna un altro 7. La consistenza e il sapore dolce sono probabilmente un adattamento ai gusti cinesi, dove il riso è protagonista e i piatti tendono ad avere una nota zuccherina.

Terzo piatto: la pizza (ananas, durian e... bolognese)

Il viaggio culinario italo-cinese non poteva che concludersi con la pizza. Quella servita è di dimensioni ridotte e divisa in due gusti: metà con ananas e durian, metà "bolognese" (carne e pomodoro). L’ananas è un ingrediente già controverso nella pizza hawaiana, ma qui la vera sorpresa è la presenza del durian, frutto asiatico noto per il suo odore pungente e il sapore dolce-cremoso, che in Asia è molto apprezzato ma spesso divide i palati occidentali. "È davvero buona, anche questa è molto più dolce di quella italiana" ammette Jang, dando alla pizza un generoso 8. La parte con ananas e durian risulta piuttosto dolce, mentre quella bolognese, seppur lontana dall’originale ragù, è comunque piacevole. La sua fidanzata, pur meno entusiasta, riconosce che l’esperienza è stata interessante e divertente.

Per questi tre piatti, la coppia ha speso appena 12€
Per questi tre piatti, la coppia ha speso appena 12€

La spesa finale per i tre piatti? Meno di 12 euro in totale. Una cifra sorprendente considerando le porzioni e l’ambiente di una catena internazionale. E in effetti, proprio come in Italia i ristoranti cinesi propongono piatti adattati ai gusti locali, in Cina la cucina italiana (soprattutto quella delle catene fast food) viene reinterpretata per incontrare le preferenze della clientela asiatica.

 

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