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Preferisci il vino bianco o quello rosso? C'è anche chi, legittimamente, risponde: "Entrambi". Per anni, il vino rosso è stato considerato una scelta più salutare rispetto a quello bianco, soprattutto grazie alla presenza di resveratrolo. Questo potente antiossidante ha proprietà antinfiammatorie e può ridurre il rischio di malattie cardiache e cancro.
Vino bianco o rosso: cosa dice la scienza?
Mentre il vino bianco è spesso visto come l'opzione più dietetica per via del minor contenuto calorico, il vino rosso è stato a lungo associato a benefici sulla longevità. L'esperto Dan Buettner, noto per i suoi studi sulle Blue Zones, ha identificato il "consumo moderato di vino rosso" come un fattore chiave per una vita più lunga. Tuttavia, un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nutrients sfida questa credenza diffusa. I ricercatori hanno analizzato 42 studi osservazionali su quasi 96.000 partecipanti e hanno scoperto che non ci sono differenze significative tra vino rosso e bianco in termini di rischio complessivo di cancro.
Vino bianco e rischio di tumore alla pelle
Prima di festeggiare con un bicchiere di Chablis, bisogna considerare alcune eccezioni. I ricercatori hanno notato che il consumo di vino bianco è associato a un aumento del 22% del rischio di tumore alla pelle. Non è ancora chiaro il motivo di questa correlazione, ma una delle ipotesi è che i bevitori di vino bianco siano più esposti al sole e quindi più inclini a comportamenti rischiosi come l'abbronzatura senza protezione solare.
Un altro dato preoccupante emerso dallo studio riguarda il genere: il consumo di vino bianco è stato significativamente associato a un aumento del rischio di cancro nelle donne. Questo dato sembra confermare altre ricerche che indicano un legame tra alcol e incidenza tumorale più elevata nel sesso femminile.
Il mito del vino rosso e la salute del cuore
In passato, il vino rosso è stato collegato a benefici per la salute del cuore, ma negli ultimi anni questa teoria è stata sempre più contestata. Uno studio pubblicato nel 2006 ha messo in discussione l'idea che bere moderatamente sia positivo per il cuore. Secondo Kaye M. Fillmore dell'Università della California, "i risultati suggeriscono che bere poco è un segnale di buona salute, e non necessariamente la sua causa".

Inoltre, numerosi studi recenti hanno dimostrato che anche un consumo moderato di alcol può aumentare il rischio di sviluppare il cancro, con un impatto leggermente maggiore sulle donne rispetto agli uomini. C'è chi dice che il bicchiere di vino che fa più bene di tutti è quello che non viene bevuto. Sono scelte, legittime, di vita.
Cosa preferiscono gli italiani?
In Italia, il consumo di vino bianco ha superato quello del vino rosso. Negli ultimi anni, le preferenze dei consumatori sono cambiate: si prediligono vini più leggeri e freschi, come gli spumanti. Nel 2021, il vino bianco ha rappresentato 14,2 milioni di ettolitri consumati, mentre il vino rosso si è fermato a 9 milioni di ettolitri (fonte: OIV e Wine Monitor per Istituto Grandi Marchi).
Il vino bianco fermo copre oggi il 40% del mercato, superando i vini rossi fermi (38%) e le bollicine (14%). Dal 2000 al 2021, il consumo di vino rosso è sceso del 30,6%, mentre quello di vino bianco è aumentato dell'11%. Questa tendenza si riflette anche nella produzione vinicola: negli ultimi anni, l'Italia ha prodotto più vino bianco che rosso, un chiaro segnale che il mercato sta cambiando.
Il vino rosso ha una reputazione di bevanda salutare, ma la scienza sta mettendo in discussione questa idea. Non ci sono prove che sia significativamente migliore del vino bianco in termini di benefici per la salute. Al contrario, il vino bianco è stato associato a un aumento del rischio di alcuni tumori, in particolare nelle donne.
