Compra dei pacchi smarriti in un centro commerciale italiano: quanto ha speso e cosa ha trovato

Sta conquistando i centri commerciali di tutta Europa ed è arrivata anche in Italia: parliamo delle blind sale, vendite alla cieca di pacchi smarriti o non reclamati, spesso provenienti da colossi dell’e-commerce come Amazon. Un fenomeno che mescola il brivido dell’ignoto al fascino dell’affare. Ma conviene davvero? Una tiktoker italiana ha provato l’esperienza in prima persona, acquistando dieci pacchetti nel nuovo centro commerciale Maximall Pompei, a Torre Annunziata, e ha raccontato tutto online. Spoiler: non è rimasta entusiasta.

Cosa sono le blind sale: l’ultima moda tra i content creator

Le blind sale, o vendite alla cieca, sono un format che unisce intrattenimento, riciclo e – almeno sulla carta – convenienza. L’idea è semplice: l’acquirente compra dei pacchi chiusi senza sapere cosa contengono. Nessuna descrizione, niente etichette esplicative. Solo l’aspetto esterno del pacco, un’occhiata veloce e poi... si pesa. Proprio così: si paga al chilo. Il prezzo varia in base alla tipologia del pacco. Quelli generici si aggirano attorno a 1,99 euro all’etto, mentre quelli con il logo Amazon possono arrivare a 2,79 euro all’etto. In media, si spendono 30 euro per ogni chilo di merce.

Dietro queste iniziative ci sono startup come la francese King Colis, che organizzano eventi pop-up all’interno di centri commerciali o grandi spazi espositivi. Di solito durano pochi giorni e mettono in vendita tonnellate di pacchi, molti dei quali risultano non consegnati per motivi logistici, resi dai clienti o semplicemente dimenticati. È anche un modo per evitare che questi oggetti finiscano nella spazzatura: un piccolo gesto per l’ambiente che rende l’esperienza ancora più intrigante. I video unboxing sono diventati virali sui social, soprattutto su TikTok, dove milioni di visualizzazioni premiano la suspense: cosa ci sarà dentro? Un prodotto costoso mai arrivato a destinazione o un inutile gadget da discount?

L’esperimento italiano di Valeria Varriale al Maximall Pompei

Tra le tante persone che hanno voluto provare l’ebbrezza delle blind sale, c’è anche Valeria Varriale, creator molto attiva su TikTok. Ha documentato la sua esperienza nel nuovo centro commerciale Maximall Pompei, a Torre Annunziata in provincia di Napoli, attirando l’attenzione di migliaia di utenti.

Valeria ha selezionato dieci pacchetti da alcuni grandi contenitori ricolmi di scatole chiuse. Ha fatto attenzione alle dimensioni, al peso, al tipo di etichetta. Alcuni avevano il logo di Amazon, il che lasciava intendere che fossero pacchi non reclamati da clienti del colosso americano. Alla bilancia risulta questo importo: 116,71 euro per dieci pacchi, alcuni piccoli, altri medi. Almeno al MaxiMall, il prezzo è di 30€ al chilo e lei è arrivata a pochi grammi dai 4 kg. Una cifra non proprio economica, considerando il margine di rischio.

Cosa contenevano i pacchi smarriti acquistati da Valeria

Pacco 1 – Delusione al primo colpo: quattro ferma porte. Utili? Forse. Ma non proprio l’inizio sognato per chi sperava in uno smartwatch o una fotocamera.

Pacco 2 – Due paia di occhiali da vista con gradazione 1.50. Design diversi, ma non personalizzabili. Senza una visita oculistica che confermi la compatibilità, sono praticamente inutilizzabili.

Pacco 3 – Un sottocasco in lana per lo sci di colore rosa. Si tratta di un copricapo termico che si indossa sotto il casco da sci o snowboard. Accessorio tecnico, ma solo per chi frequenta la montagna.

Pacco 4 – Una borraccia da 2 litri. Finalmente qualcosa di utile. Capiente, ideale per lo sport o per chi cerca di bere più acqua durante la giornata.

Pacco 5 – Una cover per macchina fotografica professionale. Di per sé può valere qualcosa, ma bisogna avere il modello giusto di fotocamera.

Pacco 6 – "Cover per cellulari sconosciuti", scrive l'autrice del carosello. Modelli da lei mai visti, di brand cinesi (ci sono i caratteri del cinese mandarino sulla confezione).

Pacco 7 – Una tovaglia bianca con decorazioni natalizie. Ben fatta, nuova, ma utilizzabile solo in un determinato periodo dell’anno.

Pacco 8 – Un cacciavite. Strumento utile in casa, ma non certo rivoluzionario.

Pacco 9 – Un giubbotto per cane di taglia media. Un bel regalo... se solo Valeria avesse un cane.

Pacco 10 – Una gonna lunga. Buone condizioni, taglia non specificata. Copre completamente le gambe, adatta per l’inverno o per chi ama lo stile boho.

Gli unici due oggetti "buoni" trovati nei pacchi smarriti: una borraccia da 2 litri e una gonna lunga, che l'autrice del carosello definisce "il pezzo forte".
Gli unici due oggetti "buoni" trovati nei pacchi smarriti: una borraccia da 2 litri e una gonna lunga, che l'autrice del carosello definisce "il pezzo forte".

Il verdetto: esperienza divertente, ma affare mancato

L’esperienza è stata interessante, ma non particolarmente vantaggiosa. Dei dieci oggetti ricevuti, forse solo la borraccia e la tovaglia natalizia possono essere considerate “utili”. Il resto? Gagdet difficilmente rivendibili o adatti a una nicchia troppo ristretta. E no, il valore complessivo dei pacchi non arriva a coprire i quasi 117 euro spesi. La creator ha voluto comunque sottolineare che l’aspetto più divertente è il gioco, il mistero, la sorpresa. Ma chi si avvicina alle blind sale pensando di portarsi a casa un iPhone a 20 euro rischia di rimanere deluso.

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