Qual è la città dove si mangia meglio in Italia? Al primo posto non c'è Roma

In quale città si mangia meglio in Italia? Ecco chi c'è al primo posto di una delle classifiche più recenti.

Non è Roma, né Bologna, e neppure Milano. Secondo la classifica aggiornata al 2025 di TasteAtlas, la città dove si mangia meglio in Italia è Napoli. Un risultato che non sorprende chi conosce davvero la ricchezza culinaria di questa città affacciata sul mare, da sempre considerata un tempio vivente del gusto.

TasteAtlas, piattaforma internazionale che raccoglie milioni di recensioni su piatti tipici e ristoranti nel mondo, ha pubblicato la sua lista annuale delle "100 Best Food Cities in the World", analizzando oltre 477.000 valutazioni autentiche su più di 15.000 alimenti in oltre 17.000 città. Il risultato? L’Italia brilla più di ogni altro Paese, con ben sei città nella top 10 globale, ma è Napoli a salire sul podio più alto tra le città italiane.

Quando si parla di Napoli, il pensiero corre immediatamente alla pizza margherita, riconosciuta in tutto il mondo come uno dei piatti più iconici della cucina italiana. Ma la tradizione culinaria napoletana va ben oltre, con ricette che parlano di storia, territorio e identità. Dalla sfogliatella croccante e profumata, alla pastiera che profuma di fiori d’arancio, fino ai gattò di patate, gli gnocchi alla sorrentina, la parmigiana di melanzane, il casatiello e gli spaghetti alle vongole: ogni piatto è un omaggio alla cultura popolare e alla creatività contadina. A Napoli, il cibo non è solo nutrimento, è un rito quotidiano che unisce le famiglie e celebra le feste.

città italiane
Napoli, la città italiana dove si mangia meglio.

Milano e Bologna seguono a ruota: la classifica completa

Subito dopo Napoli, al secondo e terzo posto tra le città italiane secondo TasteAtlas, troviamo Milano e Bologna, due città con vocazioni gastronomiche molto diverse ma ugualmente amate. Milano si distingue per un'eleganza che si riflette anche nei suoi piatti: risotto allo zafferano, cotoletta alla milanese (con l’osso, come vuole la tradizione), e panettone, che ha ormai conquistato anche il palato internazionale. La cucina milanese è precisa, raffinata, ma sempre sostanziosa. Bologna, invece, è l’anima godereccia dell’Emilia-Romagna. Conosciuta come "la grassa", offre alcuni dei piatti più amati della cucina italiana: le tagliatelle al ragù, i tortellini in brodo, le lasagne. Un tripudio di sapori robusti, intensi, che parlano di nonne, domeniche in famiglia e sughi che cuociono per ore.

Al quarto e quinto posto della classifica di TasteAtlas troviamo Firenze e Roma. Quest’ultima, spesso considerata una delle capitali gastronomiche per eccellenza, deve cedere il passo, ma resta un punto fermo per i buongustai. Roma è la patria della carbonara, dell’amatriciana, della gricia e della cacio e pepe. Quattro paste che, da sole, valgono un viaggio. Senza dimenticare i carciofi alla giudia, i supplì, le trippa, e una tradizione contadina che si è fatta regina in tavola. Il fatto che Roma non sia al primo posto non toglie nulla alla potenza della sua cucina: è solo il segno che in Italia la competizione culinaria è una sfida tra giganti. Chiude la top six italiana Torino, città dal profilo gastronomico sofisticato, dove convivono tradizione piemontese, dolci storici come il gianduiotto, e un culto per il cioccolato che affonda le radici nell’Ottocento.

Con sei città nella top 10 mondiale, l’Italia si conferma il Paese più rappresentato nella classifica di TasteAtlas, davanti a ogni altro. E questo non fa che rafforzare una verità che ogni italiano conosce: in Italia, il cibo è molto più di una necessità. È un’eredità culturale, un’arte quotidiana, un motivo d’orgoglio. E se Napoli è oggi sul trono, il bello è che ogni città italiana ha la sua corona gastronomica.

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