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Tappeti dritti, cuscini perfettamente allineati, stoviglie lavate subito dopo cena. Se ogni fuori posto ti fa innervosire e l’idea di vedere la casa in disordine ti toglie la pace mentale, sappi che non sei sola/o. Ma c’è di più: dietro l’ossessione per l’ordine domestico si nasconde molto più di una semplice preferenza estetica. Lo dice la psicologia, con tanto di studi scientifici a supporto.
Un ambiente ordinato può migliorare il nostro umore, abbassare il livello di stress e persino aumentare la concentrazione. Ma quando la casa diventa un’ossessione, ecco che il campanello d’allarme suona forte e chiaro. Dietro quella ricerca di controllo, può nascondersi un mare di ansia, insicurezza o un bisogno profondo di stabilità.
Un ambiente ordinato è un riflesso della mente?
La psicologa americana Darby Saxbe, che ha analizzato le conversazioni delle donne sullo stato della loro casa, ha scoperto qualcosa di sorprendente: chi descriveva la propria abitazione come “caotica” e “incompleta” mostrava livelli più alti di cortisolo, l’ormone dello stress. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, ed è solo uno dei tanti che puntano il dito su quanto l’ambiente influisca sul nostro benessere psicologico.

Uno studio apparso sul Journal of Environmental Psychology ha confermato che vivere in uno spazio disordinato aumenta le probabilità di soffrire di ansia e depressione. E non è solo una questione di “brutte sensazioni”. Secondo una ricerca dell’Università di Princeton, il disordine visivo interferisce direttamente con la nostra capacità di concentrazione: il cervello fatica a elaborare le informazioni quando è circondato dal caos.
Ordinare la casa per mettere in ordine la vita
Per molte persone, fare ordine non è solo una routine: è quasi terapeutico. Riordinare diventa un modo per riprendere il controllo, per ristabilire una sensazione di equilibrio quando tutto intorno sembra sfuggire di mano. È una sorta di “rituale” che, nei momenti di stress, offre una gratificazione immediata. “Quando mettiamo tutto al suo posto, anche la nostra mente inizia a sentirsi meno confusa”, spiega la psicoterapeuta argentina Mariana Kersz, che ha affrontato il tema in diverse interviste.
Tuttavia, non si può ignorare il rovescio della medaglia: il perfezionismo. Se ogni granello di polvere ti manda in crisi, o se non riesci a rilassarti finché non hai sistemato anche l’ultimo angolo della casa, potresti non stare solo cercando pulizia. Potresti cercare un senso di sicurezza che fatichi a trovare dentro di te.
Quando l’ordine diventa una trappola
La psicologia è chiara: l’ordine può aiutare, ma non deve trasformarsi in un’ossessione. La necessità di avere ogni cosa sotto controllo, in alcuni casi, può essere il sintomo di un disturbo d’ansia, oppure di un perfezionismo patologico. Si cerca la perfezione fuori per placare una confusione interna. Il problema? Non funziona mai davvero. Uno studio pubblicato su PLOS ONE ha dimostrato che la qualità delle condizioni abitative è direttamente correlata al benessere psicologico. Ma c’è di più: chi si rifugia troppo nell’ordine tende a sviluppare comportamenti compensatori come l’isolamento o, in alcuni casi, un uso eccessivo di Internet, alimentato dalla ricerca di “modelli di perfezione” irrealistici.
Riordinare la casa può essere un'ottima strategia per affrontare momenti difficili, se utilizzato con intelligenza. Una casa organizzata stimola la produttività, aiuta a regolare le emozioni e alleggerisce il carico cognitivo. In parole povere: ti aiuta a pensare meglio. Diversi studi scientifici hanno rilevato che un ambiente caotico aumenta il livello di stimoli che il cervello deve processare. Questo può portare a una sovraccarico mentale, calo della creatività e maggiore difficoltà nel prendere decisioni. Per non parlare dell’umore, che ne risente in modo diretto.
Ma quando è il momento di preoccuparsi? Se metti in pausa la tua giornata per risistemare continuamente, se salti una cena con gli amici per passare l’aspirapolvere o se provi disagio fisico davanti a un letto sfatto, forse è il caso di chiederti: chi sta controllando chi? “L’ordine non deve mai diventare più importante della tua tranquillità mentale - spiega la psicologa italiana Valeria Ugazio, docente all’Università di Bergamo - se pulire o sistemare inizia a causarti disagio, o a limitare la tua libertà, è fondamentale parlarne con un professionista”. Parlando di altre curiosità psicologiche, ecco cosa vuol dire se non rifai il letto al mattino.
