"In questa città sudamericana fai spesso scalo, ma devi visitarla: ha la migliore gastronomia del mondo"

Quando si vola verso l’America Latina, c’è un aeroporto che compare quasi sempre sulla carta d’imbarco. Scali, coincidenze, ore di attesa. Poi via, verso altre mete. Machu Picchu, Cusco, l’Amazzonia, il lago Titicaca. Eppure, in tanti stanno commettendo un errore clamoroso: stanno ignorando Lima, la capitale del Perù. Una città viva, affacciata sull’Oceano Pacifico, che ha tutta l’intenzione di prendersi la sua rivincita. E no, non solo per la cucina stellare.

Lima, la città “grigia” che ha il sapore più intenso del Sud America

Sui social la chiamano ancora “la città grigia”, un’etichetta dura a morire. Perché "grigia"? Poiché, pur essendo sulla costa, è molto piovosa e nebbiosa, fattori che "nascondono" il sole. Ma chi ha il coraggio di andare oltre le apparenze e decide di fermarsi anche solo un paio di giorni, scopre un mondo che esplode di vita. È successo anche a Gabriella Korchmaros, content creator italiana conosciuta su Instagram come @whereyouneedtobe_, che in un video virale ha raccontato quanto questa capitale venga sottovalutata dai turisti europei.

"Molti la sorvolano. Letteralmente", ha detto. Come darle torto? Lima è una delle città più importanti del Sud America per i collegamenti aerei, ma per tanti resta solo un punto di passaggio. E invece, chi la vive, chi ci cammina dentro, torna a casa con un’altra idea in testa: Lima è uno dei cuori pulsanti del continente, un mix di tradizioni andine, influenze spagnole e contaminazioni asiatiche.

Il paradiso dei buongustai: perché Lima è considerata la capitale mondiale della gastronomia

Se c’è una cosa che a Lima sanno fare meglio di tutti, è cucinare. E non lo dice solo la blogger italiana. A confermarlo ci sono dati, premi e classifiche. Secondo il ranking 2023 di The World’s 50 Best Restaurants, il miglior ristorante del mondo è Central, a Lima, guidato dallo chef Virgilio Martínez. Ma non è l’unico. Nella stessa lista ci sono anche Maido, tempio della cucina Nikkei di Mitsuharu Tsumura, e Kjolle, della chef Pía León.

Tre ristoranti tra i migliori 50 al mondo. Tutti nella stessa città. Numeri che fanno impallidire capitali europee ben più blasonate. A Lima si viene per mangiare, ma anche per capire quanto può essere ricco e complesso un piatto di ceviche o una porzione di lomo saltado. Parlare di gastronomia a Lima vuol dire entrare in un universo che unisce prodotti ancestrali e tecniche moderne. Dalle patate andine alle mais colorati, dalle spezie amazzoniche alle alghe marine. La varietà di ingredienti è sorprendente e la creatività degli chef non ha rivali.

Un piatto tipico di Lima, nella top 3 delle capitali mondiali con la migliore gastronomia.
Un piatto tipico di Lima, nella top 3 delle capitali mondiali con la migliore gastronomia.

Chi visita Lima può lasciarsi conquistare dalle cevicherie tradizionali del quartiere Surquillo, dalle bancarelle di street food di Jesús María, dai mercati pieni di frutta esotica e spezie. E se vuoi portare a casa un ricordo autentico, puoi anche partecipare a una lezione di cucina peruviana: sì, perché a Lima imparare a cucinare è un'esperienza da vivere sul posto, guidati da chef locali che ti svelano i segreti del sapore peruviano.

Barranco, Miraflores, il centro storico: cosa vedere a Lima oltre al piatto

Certo, la cucina peruviana è un motivo più che valido per fermarsi a Lima. Ma la città offre molto di più. Uno dei quartieri più affascinanti è Barranco, un ex villaggio di pescatori oggi diventato la culla della bohème limeña: arte urbana, gallerie indipendenti, caffè letterari e tramonti mozzafiato sul Pacifico. Poi c’è Miraflores, il quartiere più moderno e turistico, dove tra hotel, ristoranti e centri commerciali, si può anche volare col parapendio sopra le scogliere. Un’esperienza che regala una prospettiva unica sulla città e sul mare.

Il centro storico, invece, è un salto indietro nel tempo. Con la Plaza Mayor, il Palazzo del Governo, la Cattedrale e i balconi coloniali in legno, Lima mostra il suo volto più tradizionale. Ma il contrasto con la modernità è ovunque: tra i vicoli antichi, si nascondono bar futuristici e concept store di designer emergenti.

Quando andare a Lima? Da dicembre a marzo la città cambia faccia

Per apprezzare Lima al massimo, il momento migliore è tra dicembre e marzo, i mesi in cui la città esce dalla sua “coperta grigia” e si accende di colori. Il cielo si apre, il sole fa capolino e la costa pacifica diventa uno scenario da cartolina. Ideale anche per chi ama il surf, visto che le spiagge di Costa Verde offrono onde perfette per tutti i livelli.

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