"Hanno riaperto le Isole Borromee": come visitare questa perla nascosta del Nord Italia

Le Isole Borromee hanno riaperto i battenti, ed è già boom di visite. L’annuncio arriva direttamente da Giada e Lorenzo, noti su Instagram come Lazzaro in tour, coppia di viaggiatori instancabili che documentano le meraviglie d’Italia e non solo. Dal 15 marzo, le Isole Borromee sono di nuovo visitabili da tutti. E con l’arrivo delle prime giornate soleggiate, il momento non poteva essere più perfetto. A metà strada tra sogno e realtà, queste tre isole adagiate sul Lago Maggiore offrono una fuga dalla routine che non ha nulla da invidiare alle destinazioni più gettonate d’Europa. Non è un caso che The New York Times le abbia inserite nel 2019 tra i dieci luoghi più affascinanti del mondo.

Dove si trovano le Isole Borromee e perché meritano una visita

Il piccolo arcipelago si trova nel braccio piemontese del Lago Maggiore, proprio davanti alla cittadina di Stresa, in provincia di Verbania. Per chi viene da fuori, l'opzione più ovvia è arrivare all'aeroporto o alla stazione ferroviaria di Torino e da lì spostarsi verso Verbania. Per chi è del luogo e può spostarsi in auto, basta dare indicazioni a Google Maps. Le tre protagoniste sono: Isola Madre, Isola dei Pescatori e Isola Bella. Tre nomi, tre atmosfere diverse, ma tutte unite da un fascino senza tempo e da un’eleganza che richiama i fasti dell’epoca borbonica e napoleonica. Questa zona del Piemonte è già amata per le sue ville storiche, i giardini botanici e le acque cristalline del lago. Ma le Isole Borromee sono la vera chicca. E la buona notizia è che si possono visitare tutte in un solo giorno, senza bisogno di prenotare tour complicati o costosi.

Come visitare le Isole Borromee in una sola giornata

Nel video condiviso da Giada su Instagram, viene spiegato nel dettaglio l’itinerario ideale. Il segreto? Acquistare il biglietto del battello "Hop On Hop Off" al costo di 15 euro. Un’opzione smart, economica e perfetta per chi vuole godersi tutto il meglio delle isole senza stress.

1. Prima tappa: Isola Madre

Il consiglio è di iniziare il tour da qui. L’Isola Madre è la più grande dell’arcipelago ed è celebre per i suoi giardini botanici all’inglese, curati nei minimi dettagli. Al suo interno vive anche il cipresso del Kashmir più antico d’Europa, un gigante vegetale che lascia tutti a bocca aperta. Tra pavoni che passeggiano liberi e fiori tropicali in piena fioritura, si entra in una dimensione parallela. Oltre al verde, c’è anche l’imponente Palazzo Borromeo dell’Isola Madre, visitabile con lo stesso biglietto dei giardini.

2. Seconda tappa: Isola dei Pescatori

Da qui, bastano pochi minuti di battello per raggiungere la Isola dei Pescatori, l’unica abitata stabilmente. Le sue viuzze strette, le casette colorate affacciate sul lago e le bancarelle di artigianato locale la rendono la più “popolare” delle tre. Qui è d’obbligo fermarsi per pranzo: i ristorantini sul lungolago servono piatti tipici a base di pesce di lago, come il persico alla griglia o la trota marinata. E per chi vuole risparmiare, ci sono anche panini gourmet e street food locale. L’accesso all’isola è gratuito, quindi perfetta anche per chi ha un budget contenuto.

Due scorci delle Isole Borromee
Due scorci delle Isole Borromee

3. Terza tappa: Isola Bella

La vera star è lei: l’Isola Bella. Il nome non è affatto esagerato. Appartenente da secoli alla famiglia Borromeo, quest’isola ospita uno dei parchi più scenografici d’Italia, disposti su dieci terrazze che scendono a cascata sul lago. Fiori, statue, fontane, pappagalli, pavoni bianchi e grotte artificiali: tutto sembra uscito da un romanzo barocco. Il fiore all’occhiello resta il magnifico Palazzo Borromeo, con le sue sale affrescate, il Teatro Massimo, le collezioni d’arte e gli interni riccamente decorati. Un biglietto unico di 36 euro consente l’accesso sia a questo che al Palazzo e ai giardini dell’Isola Madre.

Biglietti combinati: il trucco per risparmiare (e vedere di più)

Per chi vuole allungare la gita o magari tornare nei giorni successivi, esiste una combo molto conveniente: biglietti cumulativi da 42 euro che includono, oltre all’ingresso alle due isole “regali”, anche il Parco Pallavicino di Stresa (con cervi, fenicotteri, alpaca e un'area giochi per bambini) o la maestosa Rocca di Angera, un castello medievale affacciato sul lago. Questi pacchetti si possono acquistare comodamente online, evitando le code alle biglietterie fisiche.

Il periodo migliore per visitare le Isole Borromee va da marzo a fine ottobre. I giardini sono in piena fioritura da aprile a giugno, ma anche settembre regala colori caldi e cieli limpidi. Meglio evitare i weekend centrali di agosto: le isole sono prese d’assalto. Cosa non dimenticare? Scarpe comode, una borraccia d’acqua, macchina fotografica o smartphone carico (perché ogni angolo è da Instagram!) e, se possibile, un cappellino per proteggersi dal sole.

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