Quali sono i posti della casa che dimentichiamo sempre di pulire? Ecco i tre a cui fare attenzione in questo cambio di stagione.
Il cambio di stagione è quel momento dell’anno in cui ci si sente spinti a dare una rinfrescata agli ambienti domestici. Si spalancano le finestre, si arieggiano armadi e cassetti, si mettono via coperte e si lavano tende e tappeti. Un rituale quasi catartico, che segna simbolicamente l’ingresso in una nuova fase, più luminosa o più raccolta a seconda del periodo. Eppure, nonostante tutta questa energia, ci sono dei punti della casa che continuano a sfuggire al radar della pulizia. Veri e propri angoli ciechi che, proprio per la loro posizione o per la scarsa visibilità, vengono ignorati anche durante le sessioni più accurate di riordino.
Uno di questi è senza dubbio la parte superiore e quella posteriore dei mobili. Pensiamo ai pensili della cucina, alla parte superiore dell’armadio in camera da letto o al retro della libreria in salotto. Sono aree che non rientrano nel nostro campo visivo quotidiano e, proprio per questo, tendiamo a rimuoverle dalla nostra mappa mentale delle pulizie. In realtà, sono luoghi in cui la polvere si deposita in quantità impressionanti, spesso insieme a ragnatele, residui di umidità e, nei casi peggiori, anche a tracce di muffa. Raggiungerli può essere scomodo, è vero, ma basta una scala stabile e un panno in microfibra leggermente umido per restituire a questi spazi la dignità che meritano. E la differenza, una volta terminato, si vede e si respira.

Un secondo punto critico è rappresentato da fessure e interstizi dei divani, specialmente quelli con cuscini mobili. Quante volte ti sei seduto sul divano dopo cena e hai perso un pezzetto di snack, una molletta, magari una monetina? Tutti quei piccoli oggetti, insieme a briciole, polvere, peli di animali e lanugine, trovano rifugio proprio lì, in quello spazio silenzioso tra seduta e schienale, o sotto ai cuscini. Il risultato è che, nel tempo, queste fessure diventano un concentrato di sporco invisibile. Eppure basterebbe rimuovere i cuscini con regolarità e passare un aspirapolvere con beccuccio sottile per risolvere il problema. È un gesto semplice, ma che migliora notevolmente la qualità dell’aria e la sensazione di pulito in salotto.
Qual è il terzo posto della casa da pulire durante il cambio di stagione
C’è una zona che sembra progettata appositamente per essere dimenticata: i battiscopa e gli interstizi delle finestre. Nonostante siano presenti in ogni stanza, i battiscopa sono spesso ignorati, forse perché sembrano “decorativi” più che funzionali. In realtà, raccolgono polvere, capelli e sporco con estrema facilità, diventando nel tempo un ricettacolo di batteri. Lo stesso vale per le finestre, dove lo sporco si annida tra vetro, guarnizioni e binari, specialmente in presenza di infissi scorrevoli. Durante il cambio di stagione, è fondamentale dedicare un momento anche a questi angoli nascosti: un panno umido con un detergente neutro può bastare, oppure una vecchia spazzolino da denti per le fessure più ostinate.
Pulire bene non vuol dire solo lucidare ciò che si vede, ma avere cura anche di ciò che è nascosto, marginale, invisibile. È proprio lì che si annida lo sporco più subdolo, quello che influisce sulla salubrità dell’ambiente più di quanto pensiamo. E quando si tratta della nostra casa, nulla dovrebbe essere lasciato al caso. Perché è nei dettagli che si nasconde la vera sensazione di benessere.
