Il colore che indossano le persone più pessimiste, secondo la psicologia (non è il nero)

Il grigio è ovunque: sulle passerelle, nei salotti minimalisti, perfino sulle auto più eleganti. Ma dietro questa eleganza sobria si nasconde qualcosa di più profondo. Secondo la psicologia del colore, il grigio è il colore preferito da chi tende ad avere una visione pessimistica della vita. Proprio così: non è il nero il colore dei più negativi. È il grigio. Questa scoperta – che a qualcuno potrà sembrare sorprendente – dice molto più di quanto immagini sulle nostre scelte cromatiche quotidiane. E rivela un legame sottile tra umore, personalità e preferenze visive.

Il grigio: tra indecisione e malinconia

Eva Heller, studiosa di psicologia del colore, descrive il grigio come un non-colore: “Troppo debole per essere considerato maschile, troppo minaccioso per essere considerato femminile”. In altre parole, è neutro, sospeso, incapace di prendere una posizione chiara. Questa ambiguità riflette bene la mentalità pessimista: chi tende a vedere il bicchiere mezzo vuoto spesso rimane bloccato nel dubbio, nella prudenza, nella paura delle conseguenze negative.

Il colore grigio è quello del 'limbo', dell'indecisione.
Il colore grigio è quello del 'limbo', dell'indecisione.

Un’analisi condotta all’Università Fırat in Turchia ha scoperto che chi indicava il grigio come colore preferito otteneva punteggi più alti nei test di depressione. Non è una semplice coincidenza: il grigio richiama immagini cupe come cielo nuvoloso, nebbia, cemento. Tutti elementi associati a malinconia, stanchezza e solitudine. Il grigio non stimola, non brilla, non sorprende. Per chi vive con ansia o negatività, rappresenta una zona “sicura”, dove non si rischia nulla. Ma proprio questa neutralità può diventare uno specchio dell’immobilità emotiva.

Secondo i neuroscienziati del MIT, una specifica area del cervello – il nucleo caudato – è coinvolta nella tendenza a dare più peso agli aspetti negativi. Stimolando questa zona, si ottiene un comportamento decisamente più pessimista. Chi vive con ansia cronica o depressione, quindi, può essere naturalmente portato a evitare i colori vivaci e a preferire quelli neutri, come il grigio, proprio per non sollecitare troppo il sistema nervoso.

Sfumature di pessimismo: i diversi grigi

Non tutti i grigi sono uguali. Il grigio chiaro è calmante e rilassante, utile nei momenti difficili. Il grigio scuro è serio e solenne, associato a rigore e disciplina. Ma il grigio medio è quello più “spento”, quello che più di tutti richiama la tristezza profonda e il senso di solitudine. Troppo grigio nella propria vita – dai vestiti all’arredamento – può essere un campanello d’allarme. Un segnale che forse qualcosa dentro sta perdendo colore.

Un tocco di colore può cambiare tutto

Lo psicologo Aaron Beck ha definito il “realismo depressivo” come la tendenza, nei soggetti depressi, a vedere la realtà in modo più preciso degli ottimisti. Ma anche il pessimista più lucido ha bisogno di equilibrio. E ogni tanto, un pizzico di colore può davvero fare la differenza. Il grigio offre stabilità, certo. Ma se tutto diventa grigio, la vita perde intensità. Per questo, alternare tonalità più energiche può aiutare a bilanciare gli stati d’animo. Anche un semplice accessorio colorato può trasformare la giornata. In fondo, basta poco per passare da un cielo grigio a un’alba luminosa. Prima o poi a tutti noi capiterà di acquistare abiti nuovi (o usati!): se ti senti 'nel limbo' e cerchi una svolta, faresti bene a scegliere diversamente i tuoi abiti, evitando quelli grigi. Non sarà la panacea di tutti i mali, ma può essere quel piccolo passo in avanti che invochi da tempo.

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