Quando viviamo un momento di forte tensione e di emozione, il nostro corpo reagisce in modo del tutto particolare. La spiegazione dell'esperta arriva per chiarire molti aspetti interessanti.
Ogni giorno proviamo emozioni. Alcune sono intense, travolgenti, altre appena percettibili. Ma tutte, indistintamente, lasciano una traccia fisica nel nostro corpo. Il cuore accelera, le mani sudano, lo stomaco si stringe, le pupille si dilatano. Non è immaginazione, ma pura biologia delle emozioni. Ogni stato d’animo che attraversiamo è in grado di innescare reazioni chimiche e fisiologiche che coinvolgono organi, ormoni e sistemi nervosi.
Paura, felicità, rabbia, ansia, sorpresa, tristezza, ognuna di queste emozioni non vive soltanto nella mente: si manifesta nel corpo, si sente nella pelle, nella pancia, nel respiro. Il nostro organismo è progettato per rispondere con estrema rapidità a ciò che proviamo. E spesso, lo fa anche prima ancora che ce ne rendiamo conto. Quante volte ci capita di vivere un mix di emozioni diverse prima di un evento importante? Una competizione da veri sportivi, un'esposizione di un progetto a lavoro o anche un discorso da fare ad una persona speciale. Il nostro corpo reagisce in modo diverso.

Quando il corpo parla più forte della mente: la spiegazione dell'esperta
A parlarcene è la dottoressa Selene, farmacista e divulgatrice scientifica conosciuta sui social come Farmacista_inunclic. Seguendo la sua spiegazione, è possibile scoprire come il corpo viene travolto dalle emozioni, soprattutto quelle forti e improvvise. Subito dopo una gara o un'attività sportiva estrema, è di solito comune avvertire una strana sensazione, una sorta di 'post-adrenalina'. Non è una patologia riconosciuta, ma un termine utile per descrivere una fase di transizione fisiologica che avviene dopo un forte stimolo emotivo o fisico. Il corpo, sotto stress, entra in una modalità difensiva attivando il sistema simpatico: è il famoso meccanismo di ‘lotta o fuga’. Questo comporta una cascata di reazioni: le pupille si dilatano, il cuore accelera, la respirazione diventa più rapida e profonda per portare più ossigeno ai tessuti. L’attenzione si acuisce, le mani sudano. I livelli di adrenalina schizzano alle stelle. Ma quando tutto questo termina, il corpo non torna subito alla normalità. Entra in una sorta di ‘caduta’, che può essere percepita come malinconia, svuotamento, o persino noia. Quante volte ci siamo sentiti "svuotati" dopo un evento importante? Diventa protagonista una sensazione di stanchezza emotiva, a volte anche una leggera tristezza, quasi inspiegabile.
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È proprio in questo meccanismo di "rimbalzo emotivo" che il corpo mostra tutta la sua complessità. Il rilascio di adrenalina è un’arma potente che il nostro organismo ha sviluppato in milioni di anni di evoluzione. Ma allora, cosa possiamo fare per gestire questo potente dialogo tra emozioni e corpo? Il primo passo è ascoltare. In secondo luogo, è importante integrare strategie di autoregolazione emotiva. Tecniche come la respirazione profonda, la mindfulness, l’attività fisica moderata, il contatto con la natura o con le persone care, sono strumenti che aiutano il corpo a ritrovare l’equilibrio, soprattutto dopo momenti di picco emotivo. Riuscire a trovare un sano equilibrio è fondamentale per poter vivere sempre e in modo costante, un rapporto produttivo con il proprio corpo. Lasciarsi trasportare dalle emozioni è importante ma conta in ugual modo, riuscire a controllarle e a dosarle.
