Pasqua 2025: meglio con i tuoi o con chi vuoi? La risposta della psicologia non è così scontata

Preferisci trascorrere Pasqua insieme con i tuoi amici o con la famiglia? Ecco la risposta dalla psicologia, una spiegazione che ti sorprenderà e ti permetterà di sicuro, di riflettere sulla scelta.

La Pasqua, con la sua atmosfera di rinascita e condivisione, è da sempre una delle festività più attese dell’anno. Non ha forse il clamore del Natale, ma proprio per questo riesce spesso a ritagliarsi un posto speciale nel cuore delle persone. I primi tepori primaverili, le tavole imbandite e la possibilità di qualche giorno di pausa rendono questo momento dell’anno particolarmente prezioso. È una festa che parla di famiglia, ma anche di libertà. Molti scelgono infatti di approfittare del weekend lungo per viaggiare, staccare dalla routine e trascorrere del tempo con chi si ama, al di là dei legami di sangue.

Questa dualità è spesso argomento di conversazione tra tantissime persone. Si è più felici a trascorrere la Pasqua in famiglia o con gli amici? Di sicuro per molti questa è una domanda che ostacola pensieri e organizzazioni. Non è sempre è semplice separare ciò che ci rende felici davvero da quello che rende felice chi ci circonda. Quante volte hai preferito una cosa piuttosto che un'altra, solo per non creare malcontenti? Scopriamo, secondo la psicologia, quale preferenza regala una serenità maggiore.

Il calore delle radici vs. la libertà delle scelte: cosa ci rende davvero felici?

Trascorrere la Pasqua in famiglia, secondo numerose ricerche, è tutt’altro che una semplice scelta dettata dalla tradizione. Diversi studi sottolineano come il tempo condiviso con i propri cari abbia effetti profondamente positivi sia sul piano mentale che fisico. Il legame familiare, soprattutto quando sano e supportivo, aiuta a costruire e rafforzare il benessere emotivo, rappresentando una vera e propria risorsa nei momenti di difficoltà. La vicinanza affettiva dei genitori, dei fratelli o dei nonni può infatti ridurre i livelli di stress, accrescere il senso di sicurezza personale e potenziare la resilienza, quella capacità preziosa che ci permette di affrontare le sfide della vita senza perdere l’equilibrio. Inoltre, il sentirsi parte di un nucleo coeso e accogliente alimenta l’autostima e la fiducia in se stessi, due componenti fondamentali del benessere psicologico. La famiglia, in questo senso, agisce come una “base sicura” da cui partire per esplorare il mondo e come rifugio a cui tornare nei momenti di vulnerabilità.

Pasqua, con chi stare
Pasqua, con chi stare

Uno studio particolarmente significativo, condotto dagli psicologi Tim Kasser e Kennon Sheldon, ha messo in luce proprio questi benefici. Sebbene la loro ricerca fosse focalizzata sul Natale, i risultati sono perfettamente estendibili ad altre ricorrenze come la Pasqua. I due studiosi hanno scoperto che le persone che durante le festività concentrano la loro attenzione sulla relazione e sul tempo passato con la famiglia riportano livelli più alti di soddisfazione personale e benessere psicologico, rispetto a chi dà priorità agli aspetti materiali. Questo perché, secondo la teoria dei bisogni psicologici fondamentali, la vicinanza emotiva e il senso di appartenenza sono elementi essenziali per una vita pienamente soddisfacente. C'è da dire ad ogni modo però, che non tutte le famiglie rappresentano dei veri nuclei sui quali poter contare. Per questo motivo, a prescindere da quanto il calore familiare faccia bene durante il pranzo di Pasqua, è bene scegliere secondo il proprio cuore. Si dice spesso che gli amici rappresentano "la famiglia che ti scegli". Fai quindi le tue valutazioni personali e segui il tuo cuore. Trascorrere questa festività con le persone che ami, non potrà che essere, una scelta vincente.

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