L'uovo di Pasqua fondente è più sano di quello al latte? La risposta del nutrizionista

Pasqua 2025 è arrivata e con lei anche l'immancabile periodo di tavole imbandite e ponti festivi da capogiro (soprattutto per i dipendenti statali). Quest’anno, con il calendario che ci regala una Pasquetta quasi incollata al 25 aprile, molti lavoratori avranno diversi giorni di riposo consecutivi. Ma al di là del ricco pranzo pasquale e del barbecue di Pasquetta (meteo permettendo), c’è un protagonista che ogni anno vince a mani basse: l’uovo di Pasqua al cioccolato.

Uova, storia e... cacao: il mix che ha fatto la storia

Le uova come simbolo di rinascita non sono certo un'invenzione dei nostri tempi. Già in epoca antica, le civiltà precristiane associavano l’uovo alla fertilità e alla primavera. Ma la svolta dolciaria arriva nel Settecento con Luigi XIV – sì, proprio lui: il Re Sole – che commissionò al suo maître chocolatier delle uova ripiene di crema al cacao da donare durante le festività pasquali. Intanto, a Torino, già si sperimentava con cioccolato liquido versato nei gusci d’uovo svuotati. Una dolce alchimia che univa sacro e profano, tradizione e avanguardia.

L'uovo di Pasqua fondente ha più calorie di quello al cioccolato al latte. Quindi no, non è automaticamente "più sano".
L'uovo di Pasqua fondente ha più calorie di quello al cioccolato al latte. Quindi no, non è automaticamente "più sano".

La vera rivoluzione, però, arriva nel 1828 con l’olandese Van Houten e il suo stampo concavo: nasce così l’uovo di cioccolato vuoto, perfetto per nascondere una sorpresa. Nel 1905, l’inglese John Cadbury ne industrializza la produzione, trasformando l’uovo pasquale in quello che conosciamo oggi: un regalo che mescola gusto e mistero.

Cioccolato fondente vs. al latte: chi vince la sfida della salute?

Ogni anno la stessa domanda rimbalza tra le corsie del supermercato e i gruppi Facebook delle mamme attente alla linea ma vogliose di cioccolata: è meglio l’uovo al cioccolato fondente o quello al latte? A fare chiarezza ci pensa Giovanni Cortile, nutrizionista italiano che va dritto al punto. In un video pubblicato sul suo profilo Instagram, Cortile ricostruisce il classico siparietto con un paziente: “Doc, ho fatto il bravo: per Pasqua ho comprato un uovo al cioccolato fondente. Ho fatto bene?”

La risposta? Dipende dal perché lo hai fatto. Se scegli il fondente perché ti piace di più, benissimo. Un pezzetto di cioccolata non rovinerà la tua dieta che segui scrupolosamente da mesi. Se lo fai perché contiene meno zucchero, ancora meglio. Ma se pensi che sia automaticamente più sano… ecco, forse stai cadendo in un grande equivoco pasquale.

Il dottor Cortile confronta due uova di Pasqua di noti marchi italiani. Risultato? L’uovo al cioccolato al latte contiene 539 kcal ogni 100 grammi, quello fondente ne ha 590 kcal ogni 100 grammi. Più calorie, meno zuccheri, ma anche più grassi. Il motivo? Il cioccolato fondente ha una maggiore concentrazione di burro di cacao. Questo significa che è più ricco in termini di grassi – quelli "buoni", certo, ma pur sempre grassi. Al contrario, il cioccolato al latte abbonda di zuccheri ma ha una densità calorica leggermente inferiore.

Quindi: se scegli il fondente per ridurre lo zucchero, hai fatto una buona mossa. Ma se pensi che questo ti dia il via libera a mangiarne mezzo chilo… potresti finire col fare più danni che altro. Alla fine, nessun uovo è davvero più "buono" o "cattivo": tutto dipende da quanto ne mangi, da cosa c’è dentro e dal tuo stile di vita. Quindi sì, mangia l’uovo. Ma fallo con testa. E magari dividilo con chi ami. I benefici e i danni saranno per entrambi.

 

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