Italiano fa colazione in Kosovo: cosa si mangia e quanto si paga

Francesco Zini, content creator toscano e buongustaio certificato, ha deciso di testare un pezzo di Kosovo a colazione. La meta? Pristina, la capitale del paese, certamente una meta poco battuta dai turisti italiani, ma ricca di sapori che non ti aspetti. Zini ha fatto tappa da "Olive", una bakery & coffee locale che profuma di lievito madre e sorprese balcaniche. Ecco cosa ha mangiato, quanto ha speso e perché dovresti segnarti “Flija” nella lista dei desideri gastronomici.

Flija, la regina delle colazioni kosovare

Tra mille dolci e salati appena sfornati, Zini punta dritto su un classico intramontabile del Kosovo: la Flija. Uno di quei piatti che in Italia sono praticamente introvabili. "Impasto, burro e formaggio stratificati - racconta il creator - una bomba di gusto semplice, denso, salatino". Il prezzo? Appena 2 euro per una fetta che sa di tradizione casalinga e colazioni lente. Altro che cappuccino e pain au chocolat: qui la mattina si apre con i sapori decisi della cucina balcanica. E il bello è che la Flija non la trovi nei ristoranti stellati, ma nei forni popolari, spesso preparata ancora con la piastra a legna.

Il piatto tipico della colazione in Kosovo, molto apprezzato da Zini.
Il piatto tipico della colazione in Kosovo, molto apprezzato da Zini.

La bakery “Olive” non si ferma alla Flija. All’ingresso, Zini nota subito dei simit ripieni che sembrano usciti da una bakery turca, ma con l'anima kosovara. E poi ci sono i burek, farciti con carne, formaggio o spinaci. Morbidi, fragranti, e ideali per una colazione robusta o uno snack da strada. Ma non finisce qui: dal bancone spuntano anche dei paninetti integrali e dei dolci che sembrano susamielli napoletani. È come una fusione tra Pristina e Partenope, dove il lievito diventa linguaggio universale. Anche i croissant fanno capolino, con un twist locale. Zini ne prova uno e lo promuove con lode: "Buono, soprattutto pucciato nel caffè!" Prezzo? Solo 80 centesimi. Da leccarsi i baffi e le dita.

Colazione senza caffè? Giammai. E qui il caffè costa 1 euro e profuma d’oriente. Niente espresso ristretto, ma una via di mezzo tra quello turco e quello italiano, servito in tazze generose e della quantità superiore rispetto a un Espresso italiano. L’aroma è forte, il retrogusto intenso: perfetto per accompagnare lievitati dolci o salati. Zini promuove l’esperienza con un sorriso: "Bel posticino", dice, sottolineando come il mix tra modernità e tradizione si percepisca nei dettagli.

 

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Un viaggio nei sapori del Kosovo: i piatti da conoscere

Il Kosovo non è solo Flija. Il panorama gastronomico è ampio e variegato. Tra i piatti tipici da provare almeno una volta ci sono:

  • Burek: pasta fillo ripiena, da mangiare calda come street food.
  • Pite: torta salata ripiena di spinaci, patate o zucca.
  • Leçenik: focaccia rustica di farina di mais con yogurt o verdure.
  • Pljeskavica e Ćevapi: carne grigliata da accompagnare con ajvar e cipolla.
  • Sarma: involtini di cavolo con carne e riso, da gustare nelle case come nei ristoranti.
  • Baklava: dolce iconico a base di miele e frutta secca.
  • Boza: bevanda tradizionale fermentata, zuccherina e insolita.

Ogni piatto racconta un pezzo di storia: dalle influenze turche e albanesi, ai prodotti locali come il formaggio di Rugova, noto per la sua qualità artigianale. E chi cerca varietà, la trova: dal Đuveč (casseruola di riso e verdure) al Tavë Prizreni (agnello al forno con verdure).

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